Meglio gli insulti, che le bombe. L’avvio delle trattative tra Russia e Ucraina è un continuo scambio di accuse, ma almeno i due belligeranti hanno ripreso a parlarsi. Certo, tutto sarebbe stato più proficuo se si fossero visti subito Putin e Trump, ma anche con delegazioni ridotte la pace ha una possibilità.
Ora, questo fragilissimo avvio di confronto ha bisogno del sostegno di tutto l’Occidente. In particolare, l’Europa e Trump devono smetterla di brandire il bastone minacciando nuove sanzioni e invece accompagnare questo tentativo con carote di sostegno: fondi per la ricostruzione per l’Ucraina e fine delle sanzioni per la Russia. La guerra è un degrado di civiltà. Non è solo morte di persone, ma anche regressione di pensiero. Prima finisce, prima ritorna la dignità della pace.