Il verdetto non è stato emesso da un qualche organismo politico internazionale – erede del Comintern? – ma dai servizi interni della democraticissima e assolutamente moderata Repubblica Federale Tedesca, servizi raggruppati nell’Ufficio federale per la Protezione della Costituzione. Un verdetto molto duro che oltre a definire l’AFD partito di “estrema destra”, lo indica come “non compatibile con il libero ordine democratico di base”. Su quali valutazioni si basa il giudizio? La risposta della Protezione della Costituzione è netta: “La concezione prevalente del partito si basa sull’etnia e sulla discendenza. Nello specifico l’AFD “ritiene che i cittadini tedeschi con una storia di migrazione da paesi musulmani – ad esempio – non siano membri paritari del popolo tedesco, come definito dal partito in termini etnici, partito che inoltre ignora il rispetto della dignità umana”.
Le reazioni del mondo politico tedesco sono state di allarme e di preoccupazione, mentre si dovrà decidere cosa deliberare sulla sorte di una formazione politica indicata come pericolosa per la Costituzione del Paese. Altrove, nel mondo variegato della destra, è un urlo unanime da parte di leader che si stracciano le vesti e intervengono a sostegno dell’AFD in nome di che cosa? Ma della democrazia, ovviamente. Pensate quale coscienza democratica e di rispetto della dignità di ogni uomo e donna possano avere Orban, Vannacci, Salvini, il quale ultimo coglie l’occasione anche per condannare la severa condanna inflitta da un tribunale francese a Marine Le Pen. E che dire dei massimi rappresentanti all’estero della ‘Più grande democrazia del mondo’, gli Stati Uniti d’America. Il vice presidente, Vance, ha dichiarato, tra l’altro: “ Noi occidentali abbiamo abbattuto i muro di Berlino. Ora è stato ricostruito non dai sovietici o dai russi, ma dall’establishment tedesco”. Quanto al segretario di Stato, Marco Rubio, ha affermato che “La Germania è una tirannia sotto mentite spoglie”.
Inutile ricordare a tutti questi ‘convinti democratici’ che la democrazia tedesca, come ogni altra democrazia costruita intorno a valori fortemente condivisi, ha il diritto/dovere di difendersi da chi cerca di intaccare in tutti i modi o di impedire che quei valori vengano applicati. È su questo che sarebbe interessante sentire la voce di quei ‘moderati’ che governano l’Italia e anche di quelli che cercano di accreditarsi come tutori della Costituzione, anche se quotidianamente cercano di minarla. Così come sarà interessante verificare con quale Europa si schiereranno. Nel frattempo c’è solo un imbarazzato silenzio: il governo Meloni si schiererà al fianco dell’alleato tedesco, sottolineandone la coraggiosa correttezza, o preferirà schierarsi con i Trump, gli Orban e gli altri leader che parlano di democrazia mentre applicano autoritarismo, discriminazione, esclusione, metodi tanto cari all’AFD?