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A nord di Lampedusa, il film al Parlamento europeo nella Giornata dei Giusti

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Il film “A nord di Lampedusa”  dei registi Davide Demichelis e Alessandro Rocca è stato presentato al Parlamento europeo in occasione della Giornata dei Giusti ed ha visto la partecipazione di Cecilia Strada.

“Per la Giornata dei Giusti 2025 abbiamo portato qui al Parlamento a Bruxelles il documentario ‘A Nord di Lampedusa’ dei registi Davide Demichelis e Alessandro Rocca. È il racconto della storia di Vito Fiorino, pescatore e falegname, che per caso – ‘o per il destino’ – si è trovato in mare nella notte del 3 ottobre 2013, durante il naufragio davanti a Lampedusa. Dalla sua piccola barca, Vito e i suoi amici salvarono 47 persone, mettendo a rischio le proprie vite. È una storia di mare e di morte, sì, ma è anche una storia di amore e di incontri, di cosa può succedere quando le persone si incontrano e si tendono la mano. Grazie a Vito Fiorino, ai registi, a Joshua Evangelista e a Gariwo che in onore di Vito Fiorino ha piantato 13 Alberi dei Giusti in tutta Italia”, ha detto Cecilia Strada.
“L’idea di questo film nasce da lontano, dal lavoro fatto insieme a Davide Demichelis per molti anni con la trasmissione Radici, di cui Davide è stato per 10 anni ideatore e conduttore. Cioè raccontare le migrazioni per quello che sono. Storie di persone, di donne e di uomini. E in alcuni casi di persone che salvano persone, come per la storia di Vito Fiorino e dei suoi amici. – ha aggiunto Alex Rocca – Negli ultimi anni siamo stati abituati al racconto delle news, i naufragi, gli sbarchi, (parola sbagliata e si scopre perchè guardando il film), i morti purtroppo, e poi i cpr, le espulsioni….Ma poco ci è stato raccontato di quello che succede una volta che una persona viene salvata, come procede poi la sua vita, al di fuori dell’iter burocratico per la richiesta di asilo o protezione. La scintilla è scattata durante una serata a Torino. Ad un dibattito del premio Roberto Morrione per il giornalismo d’inchiesta. Avevamo invitato a parlare l’avvocata Alessandra Ballerini (fra le tante cose legale delle famiglie di Giulio Regeni e di Mario Paciolla, ma in questo momento soprattutto di Alberto Trentini, detenuto da oltre 100 giorni dal regime di Maduro in Venezuela). Nel suo intervento Alessandra parlò di Vito Fiorino e del fatto che avesse mantenuto una chat con forse 15 o 20 di quei ragazzi eritrei salvati il 3 ottobre del 2013. È stato Davide Demichelis, durante quella serata, a dirmi li in quel momento, “questa storia dobbiamo raccontarla”, ma non dal punto di vista del naufragio, ma delle persone. E grazie alla Fondazione compagnia di San Paolo siamo partiti per un viaggio attraverso l’Europa. Crediamo che sia necessario cambiare la narrazione e ascoltare le storie di queste persone, senza dimenticare quello che succede sui confini di mare e di terra d’Europa, nel Mediterraneo, sulla rotta balcanica, sui confini più a est o quelli di Bardonecchia e Ventimiglia in Italia”.Guarda il link


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