La ChiaraStella: dalla musica un messaggio di pace

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Il 5 e il 6 gennaio 2024, presso l’Auditorium Parco della Musica-Ennio Morricone, nell’ambito della XVII edizione de “La ChiaraStella”, l’Orchestra Popolare Italiana e il Coro Popolare hanno proposto lo spettacolo il “Canto delle creature”, un progetto originale di Ambrogio Sparagna realizzato nell’ottocentenario francescano, fatto di musiche e canti legati alla tradizione del presepe e dei suoi personaggi.

Lo spettacolo, della durata di due ore circa, che ha visto la partecipazione di numerosissimi spettatori in entrambe le date, ha proposto, ad iniziare da una straordinaria versione in lingua napoletana del Cantico delle Creature del “poverello di Assisi”, una serie di canti della tradizione sacra popolare italiana, ma non solo, che hanno esaltato la bellezza e la grandezza del creato in ogni tempo.

Un repertorio che ha abbracciato le più diverse tradizioni presenti nel nostro Paese, tradizioni queste che hanno trovato uno stretto legame, intrecciandosi con esse, con quelle di altri Paesi, espressioni di altre religioni: da quella ortodossa a quella islamica, tutte accomunate nel diffondere un messaggio di pace e di comunione tra i popoli. La diversità è ricchezza anche in ambito musicale.

Accanto a Sparagna, che ha fatto da voce narrante di un concerto strepitoso che ha visto il pieno coinvolgimento del pubblico, l’Orchestra Popolare Italiana e il Coro Popolare, composto da 90 elementi, diretto da Anna Rita Colaianni, ritroviamo la splendida voce di Beppe Servillo, con un repertorio riconducibile alla tradizione campana, nonché quella straordinaria di Theodoro Melissinopulos e di Ziad Trabelsi.

Lo spettacolo è stata anche l’occasione per cantare insieme al pubblico entusiasta la gioia del Natale, una serata a cui ha fatto da sottofondo il suono melodioso e struggente delle zampogne, degli organetti, del violino, della ghironda, dei fiati popolari ed altri, che hanno reso i due appuntamenti davvero magici.

Una produzione originale Finisterre, in collaborazione con Fondazione Musica per Roma e con il contributo del Ministero della Cultura.


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