La ribalta europea delle azioni bavaglio italiane. Focus sulla diffida del sottosegretario Durigon al Domani

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“Crediamo che il Governo italiano stia minacciando il giornalismo investigativo de Il Domani“. Così la Federazione Europea dei giornalisti riassume l’ultima vicenda che riguarda il rapporto tra politica e informazione in Italia e in particolare l’ultima diffida del sottosegretario Claudio Durigon. Ormai non passa settimana che il sito dell’Efj  non ospiti almeno una notizie di minacce alla libertà di stampa in Italia, quasi sempre per azioni avviate da politici ed esponenti di Governo. Il che, da solo, è il termometro della condizione del giornalismo investigativo, ma anche della semplice cronaca giudiziaria, che il più delle volte sfiora o entra direttamente nella sfera politica.
“La Federazione Europea dei Giornalisti (EFJ) si unisce alla Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI) per contestare le minacce di ingiunzione rivolte al quotidiano Domani dal sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Claudio Durigon.  – si legge nella nota pubblicata sul sito dell’Efj – Il sottosegretario Claudio Durigon avrebbe minacciato Domani per la terza volta, a seguito di un’inchiesta sul presunto acquisto di un suo immobile a Roma a tariffa agevolata dalla previdenza agricola Enpaia. Domani ha riferito il 12 dicembre che Durigon ha richiesto il pagamento di 200.000 euro più 500 euro al giorno fino a quando gli articoli in questione, pubblicati dal febbraio 2023, non saranno ritirati e rimossi dal sito web del giornale”.
“I giornalisti devono poter riferire su qualsiasi argomento senza ostacoli. Proteggere i giornalisti da qualsiasi tipo di interferenza politica è una delle nostre priorità fondamentali”, afferma Maja Sever, presidente dell’EFJ.

“Ancora una volta il sottosegretario Durigon tenta di mettere a tacere il quotidiano Domani. Dopo una querela archiviata, e le forze dell’ordine inviate in redazione, ora arriva la richiesta di 200mila euro e l’ingiunzione di non scrivere più su di lui. Ma ancora una volta il tentativo di imbavagliamento fallirà», ha detto a Domani il presidente della FNSI, Vittorio Di Trapani.
Se il sottosegretario Durigon appare un intoccabile e incarna alla perfezione la voglia di mettere bavagli su tutto, molti altri illustri esponenti di Governo non sono da meno. Il Ministro Guido Crosetto ha annunciato querele mentre il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha portato in Tribunale lo scrittore Roberto Saviano.

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