Sprechi Rai, sette dipendenti in 900 metri quadri: tutti i casi limite delle sedi regionali

Rinnovo del cda Rai. 2 maggio conferenza stampa a Roma

0 0

Il rinnovo del Cda della Rai alla luce del Regolamento europeo dei media di servizio pubblico

Conferenza stampa promossa:

Associazione Articolo 21

Slc-Cgil, Usigrai, Rete No Bavaglio,

Ucsi, Infocivica, TvMediaWeb

 

Giovedì 2 maggio Ore 13,00

Camera dei Deputati, Palazzo di Montecitorio

Via della Missione  4

 

Introducono

Elisa Marincola

Giulio Enea Vigevani

Vincenzo Vita

Roberto Zaccaria

Saranno presenti i ricorrenti e l’avv. Giovanni Pravisani

 

Il sistema di nomina dei componenti del CDA RAI, contenuto nell’art.63 del TUSMA presenta profili di illegittimità, in ordine ai criteri adottati, non rispettosi delle “procedure di selezione” imposti dalla legge e profili di costituzionalità rispetto alle precise indicazioni della sentenza n.225 del 1974 della Corte costituzionale. La Consulta ha detto con grande chiarezza in quella sentenza che gli organi direttivi del servizio pubblico non devono essere  “costituiti in modo da rappresentare direttamente o indirettamente espressione, esclusiva o preponderante, del potere esecutivo e che la loro struttura sia tale da garantirne l’obiettività.

 

Questo sistema si pone ora anche in violazione del recente Regolamento UE 2024/1083 denominato European Media Freedom Act (“EMFA”) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea in data 17 aprile 2024 il quale prevede: che gli Stati membri “istituiscano garanzie giuridiche efficaci per il funzionamento indipendente dei fornitori di media di servizio pubblico in tutta l’Unione, senza che siano influenzati da interessi governativi, politici, economici o privati. e che “i membri del consiglio di amministrazione dei fornitori di media di servizio pubblico [siano] nominati in base a procedure trasparenti, aperte, efficaci e non discriminatorie e su criteri trasparenti, oggettivi, non discriminatori e proporzionati stabiliti in anticipo a livello nazionale. La durata del loro mandato è sufficiente a garantire l’effettiva indipendenza dei fornitori di media di servizio pubblico” (art. 5).

Lo scopo dei promotori e dei ricorrenti è quello di consentire un ripristino della legalità costituzionale in questo delicato sistema di nomina e di anticipare l’adeguamento al regolamento dell’Unione Europea (EMFA) in modo tale che gli organi di vertice della RAI che stanno per essere formati non si vengano a trovare in una situazione di illegittimità anche nei confronti delle norme europee

All’incontro sono invitati giornalisti, rappresentanti dei partiti, dei sindacati, e delle associazioni e dei movimenti interessati al futuro del Servizio Pubblico radiotelevisivo

Per l’accredito alla Sala Stampa inviare la richiesta a:  r.secci@gmail.com


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21