EcocNews. Per raccontare ai cittadini europei cosa accade nelle città che si candidano a capitale europea della cultura

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E’ una delle poche iniziative editoriali registrate in Italia, ma davvero internazionali. Infatti, il 70 percento dei suoi lettori arriva da tutta Europa, mentre il 30 percento dall’Italia. Si occupa di cultura e, in particolare, di come le città europee, tutte, da quelle più piccole a quelle più grandi, provano a cambiare in meglio il loro destino attraverso la cultura e attraverso i valori che caratterizzano l’Unione Europea.

Si chiama EcocNews dove l’acronimo Ecoc sta per European Capital of culture. Infatti questa testata giornalistica online, costituita da tre giornalisti, è uno spin off di Matera 2019 ed è nata per raccontare ai cittadini europei cosa accade nelle città che si candidano a capitale europea della cultura e quali sono i programmi e le attività che si svolgono durante l’anno da capitale.

Il titolo di capitale europea della cultura nasce nel 1985 per iniziativa di Melina Mercouri, ministro della Cultura in Grecia, e di Jack Lang, ministro della Cultura in Francia con l’obiettivo di diffondere i valori dell’Unione europea attraverso la cultura.  Da allora molte cose sono cambiate e il programma è cresciuto, tanto che dal 1985 al 2030 sono 350 le città coinvolte, fra le quali, dal 1985 al 2027 sono state scelte ben 57 capitali europee della cultura.

Online dal primo febbraio 2021 EcocNews è sempre di più un punto di riferimento per la comunicazione delle città di tutta Europa che partecipano a questa competizione.

Obiettivo di questa testata giornalistica, che al momento ha deciso di non raccogliere pubblicità, ma di camminare solo sulle proprie gambe partecipando a bandi della Unione europea, è di raccontare ai cittadini europei cosa accade nelle capitali europee della cultura e nelle città che si candidano a questa competizione andando così a coprire un vuoto di comunicazione a livello continentale.

Infatti, se si chiede a qualsiasi cittadino europeo, che non sia residente nella città o regione interessata, quali siano le capitali europee della cultura del 2023 probabilmente nessuno saprebbe rispondere.

Come in pochi sanno che i titoli già assegnati arrivano fino al 2027, che sono in corso le procedure di assegnazione per le capitali europee della cultura del 2028 e che il primo ciclo si concluderà nel 2033 quando sarà di nuovo l’Italia, dopo la fortunata storia di Matera 2019, a indicare la capitale europea della cultura.

Diverse le iniziative speciali realizzate in questi due anni di vita da EcocNews. A partire da interviste a manager culturali e ai direttori di candidatura fino ad arrivare alle adesioni a iniziative per l’inclusione sociale, per la pace, per la promozione dei valori europei.

L’ultima importante iniziativa firmata EcocNews è il lancio di una petizione con cui si chiede alla commissione europea di assegnare a una città dell’Ucraina, nel 2030, il titolo di capitale europea della cultura.

E’ ancora possibile firmare la petizione a questo link: https://www.change.org/p/an-european-capital-of-culture-for-ukraine.

Ad oggi sono state raccolte oltre 300 firme da tutta Europa. Entro la fine dell’anno la petizione sarà inviata alla Commissione europea perchè possa prendere in seria considerazione questa proposta.

Una bella occasione per dare una possibilità di riscatto a una comunità, a una popolazione martoriata dalla guerra.

Serafino Paternoster

Fondatore e direttore editoriale di Ecocnews.com


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