L’ ultimo gol di Lineker

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Gary Lineker ha giocato nella sua vita 647 partite segnando 329 reti. E’ considerato uno dei migliori giocatori della storia del calcio inglese. In Messico, ai Mondiali dell’86, vinse la classifica dei goleador con sei reti. Era in campo anche contro l’Argentina in quella memorabile partita dello stadio Azteca, quella della serpentina di Maradona per intenderci. La stessa della “ mano de Dios”.

Di battaglie sportive ne ha condotte molte. Le ha vinte e le ha perse, come succede nello sport.

Pochi giorni fa aveva scritto su Twitter a proposito dei provvedimenti fortemente restrittivi del Governo inglese in materia di immigrazione: “E’ una riforma infinitamente crudele, diretta alla gente più vulnerabile, il cui linguaggio non si discosta molto da quello usato dalla Germania negli anni 30.”

La BBC non ci ha pensato su molto e lo ha sospeso dalla conduzione del suo principale programma calcistico, “ Match of the day” equiparabile alla nostra Domenica Sportiva.

Una censura bella e buona che pone in evidenza un tema sensibile e rilevante: può una “policy aziendale” limitare la libertà di espressione ai suoi dipendenti e ai suoi collaboratori? Un contratto di lavoro non può prevalere, in nessun caso, sulle norme di civiltà e diritto che tutelano il diritto al libero pensiero.

Persino l’ex Direttore Generale della BBC ha criticato la sua vecchia azienda: “La BBC – ha dichiarato Greg Dyke – “ha compromesso la propria credibilità con questa decisione.”

Lineker non ha fatto marcia indietro come gli era stato chiesto di fare.
La reazione non si è fatta attendere. La Premier League ha informato i suoi club che non saranno obbligati a rilasciare interviste per la trasmissione in cui Lineker non ci sarà. Decisione assunta anche sotto pressione del sindacato dei calciatori inglese. E il programma, a quanto si apprende in queste ore, andrà in onda senza un conduttore.

Anche nel mondo del giornalismo anglosassone sono state molte le prese di posizione contro la decisione dell’azienda di servizio pubblico inglese.

Resta lo sconcerto, restano gli interrogativi. E’ davvero avvilente il clima che si respira in questo 2023, non solo in Inghilterra. C’è voglia di censura. Capisaldi del diritto, come quello della libertà di espressione, vengono messi in discussione inaspettatamente. E in modo ridicolo, diciamolo, in tempi di comunicazione diffusa ed amplificata dall’uso dei social. Durante i Mondiali del Qatar alcune immagini sono state censurate dalla regia mondiale per comparire pochi secondi dopo sui nostri cellulari. E’ il caso della foto della squadra tedesca che si è fatta riprendere con la mano sulla bocca per protestare contro la censura sui diritti umani di cui era stata oggetto.

E a Cutro, in questi giorni di dolore, una signora è stata identificata dalla polizia perché voleva esporre uno striscione di carta inneggiante alla pace. “ Insieme per la pace” era scritto in lettere colorate accompagnate da un arcobaleno.

Nessun insulto. A meno che la parola “pace” non sia diventato un minaccioso termine eversivo.

Lineker di finte e dribbling se ne intende. In questo caso però è andato dritto per la sua strada. Niente finte per difendere il suo diritto alla libertà di pensiero. E di critica ad un Governo.

Un bel gol, il numero 330 della sua carriera.


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