Il mistero di una scomparsa nei giorni del lockdown

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Sul filo del coraggio (Bertoni Editore) dello scrittore e musicista Anthony Caruana è un romanzo generazionale, percorso da brividi sotterranei che lo avvicinano al thriller. Siamo a Roma, durante la prima ondata del Covid-19. Il 2020 è un anno ben radicato nel ricordo di tutti noi: le lunghe file davanti ai triage dei Pronto soccorso; i mezzi pubblici semivuoti con i passeggeri spauriti e diffidenti; le strade deserte della Capitale percorse da zombie con i volti coperti dalle mascherine. Nel romanzo riviviamo queste atmosfere, quasi con lo sgomento di avere superato tutto ciò. Il romanzo, quindi, ci mette di fronte a un atto obbligato di autocoscienza e rielaborazione collettiva, perché quei mesi di lockdown ci appartengono come un trauma che ha bisogno ancora di essere sanato. Riviviamo i giorni stranianti del distanziamento sociale; l’impoverimento degli scambi affettivi e la debordante solitudine; le inevitabili deflagrazioni sentimentali e familiari, ma anche la scoperta di nuove vie e approcci alla vita, improvvise boccate d’ossigeno.

Al centro di questo dramma c’è un nucleo familiare disfunzionale: la famiglia Manfredi, una fra tante, composta da padre, madre e due figli, Luigi e Sofia, entrambi millennial che giocano alla Play e ascoltano Calcutta e Franco126. Un dramma familiare ricco di colpi di scena e di impreviste deviazioni psicologiche, che si intreccia con un altro dramma più grande: la scomparsa di un giovane produttore musicale, Lele Vannetti, 20 anni, figlio di una madre coraggiosa che decide di mettersi in gioco per scoprire la verità. Le indagini delle forze dell’ordine procedono tra mille difficoltà, rischiarate da pochi indizi: un giubbotto di pelle, “una parrucca color rosso acceso” rinvenuti nella pineta di Ostia, e alcuni filmati delle telecamere di video-sorveglianza che riguardano il papà del giovane scomparso.

Caruana ha l’abilità di prenderci per mano e coinvolgerci in questa trama sospesa, alternando riflessioni salingeriane a momenti più crudi, tra incursioni nel quartiere San Basilio e le risse giovanili al Pincio. Un mistero fitto che coinvolge anche il protagonista del romanzo, Luigi Manfredi, insofferente verso tutte le convenzioni sociali e un padre distratto e narcisista, in un mix originale di scrittura, musica e video-interviste che è possibile scaricare usando i QR code disseminati tra le pagine del libro. Ci sono momenti di intimismo e scene d’azione; pagine imbevute di malinconia e altre di una leggerezza contagiosa. Siamo di fronte a un romanzo di formazione che invita alla riflessione su temi importanti (la famiglia, la fiducia in sé stessi, il coraggio di essere al mondo), ma anche a una fruizione multimediale e originale del libro.


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