“Qatar 2022. Un mistero mondiale”

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La finale della Coppa del Mondo di calcio in Qatar si giocherà a Doha il 18 dicembre 2022. Mai nella sua storia centenaria il Mondiale si è disputato in inverno. Saranno fermati tutti i campionati di calcio nazionali nel pieno del tradizionale calendario calcistico già in ottobre. Fermi i tornei principali in Europa, sud America, Asia. Una
cosa mai vista prima. Come è stato possibile che la FIFA abbia deciso di assegnare il principale evento calcistico al mondo ad un piccolo paese arabo senza tradizioni sportive, senza strutture adeguate, e in più caratterizzato da un clima desertico? Un mistero che parte da lontano e al quale questo libro vuole provare a dare una spiegazione. È una storia intricata che parla di sport ma anche di molto altro: lotte geopolitiche, terrorismo, riserve energetiche, fondi di investimento, potere televisivo, Al Jazeera, rivoluzioni e Jihad, campioni di calcio e tecnologia, immigrazione e assenza di democrazia.

Quella del Qatar è una operazione che ha un indubbio valore tecnico ma soprattutto un inestimabile valore di immagine per dare “legittimità” ai più discussi Mondiali di calcio di calcio di tutti i tempi, che si svolgeranno nell’Emirato nell’inverno del 2022. Una decisione che ha innescato uno scandalo mondiale che ha travolto la FIFA costringendo alle dimissioni il suo storico boss Sepp Blatter, accusato di corruzione. La decisione di stupire il mondo con Neymar che palleggia sotto la Torre Eiffel con la maglia rossoblu del PSG aveva anche uno scopo politico preciso per il Qatar: rompere l’isolamento diplomatico dei paesi del Golfo, oscurare le critiche sulla democrazia interna e soprattutto far dimenticare le accuse di finanziare il terrorismo islamista.

Gianluca Mazzini nato a Milano, laureato in Scienze Politiche, giornalista professionista. Attualmente riveste il ruolo di vicedirettore di NewsMediaset. Ha lavorato molti anni a TeleMontecarlo come inviato speciale in Medio Oriente, seguendo il conflitto arabo/israeliano. Da anni si occupa di sport. In carriera ha avuto la fortuna di essere guidato da grandi direttori come Montanelli, Curzi e Fede, dai quali non ha imparato quasi nulla. Ha scritto diversi libri tra cui: “Palestina, lo Stato impossibile”; “Sopravviverà la Chiesa al Terzo millennio”, “Saliamo a Gerusalemme: voci cristiane dalla Terra Santa” (edizioni Paoline), “Chi ha ucciso il gioco più bello del mondo?” (Melampo Edizioni). È un grande appassionato di calcio e politica internazionale.


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