Con il premio a Marilena Natale si è chiuso il Festival del Giornalismo

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Con la consegna del Premio a Marilena Natale si è chiusa ieri l’VIII edizione del Festival del Giornalismo a a Ronchi dei Legionari.  “Fare una manifestazione culturale così grande sul territorio non è semplice e siamo ripagati dalla presenza di molte persone che vengono ogni anno ad ascoltare i nostri incontri. Intendiamo continuare la nostra attività partecipando a bandi e cercando di ottenere finanziamenti per proporre a ogni edizione un Festival più bello e di qualità”, ha sottolineato Luca Perrino, presidente di Leali delle Notizie.

La lotta contro la mafia e per la libertà di stampa e di espressione sono stati i temi centrali di questa edizione. Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti Cristiano Degano ha ricordato i dati del Ministero dell’Interno sulle minacce e intimidazioni ai giornalisti. Nel 2021 ci sono stati 232 episodi di intimidazioni con un incremento del 42%. Il tema della libertà di stampa e di espressione si lega al Premio Leali delle Notizie in memoria di Daphne Caruana Galizia e a tutte le attività che l’associazione svolge da anni nella difesa della libera informazione.  infatti Corinne Vella, sorella di Daphne, ha consegnato alla vincitrice Marilena Natale il Premio Leali delle Notizie.

Marilena Natale si è impegnata nella sua vita nella lotta contro la corruzione politica camorrista. Storica penna della Gazzetta di Caserta, ora è reporter per una tv regionale ed è da anni costretta, a causa delle sue inchieste “scomode”, a vivere sotto scorta. È stata premiata per il suo impegno a rispettare la libertà e per l’onestà dell’informazione che ha sempre cercato di divulgare, difendendo a spada tratta la sua terra.
“Ho fatto di Daphne il mio faro e con il mio lavoro cerco di dare voce alla mia terra. Non sono una giornalista di antimafia. Faccio la giornalista per difendere la mia terra e per alcuni sono una voce scomoda – ha affermato Marilena Natale durante la cerimonia -. Volevo riscattare la mia terra fin da piccola, in quanto solo qualche giornale locale parlava di corruzione nelle mie zone. Con la strage di immigrati del 2008 si è ricordata l’esistenza della mafia in provincia di Caserta”.
(Foto Festival Ronchi dei Legionari)


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