Solidarizzo con gli studenti (non con i violenti) in piazza contro l’alternanza scuola-lavoro

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Solidarizzo con gli studenti (non con i violenti) in piazza contro l’alternanza scuola-lavoro. Un sistema pensato per saldare precocemente istruzione e produzione, spesso deviante rispetto alla prosecuzione degli studi per raggiungere l’alta formazione necessaria per rendere competitivo il Paese. Per uscire da questo esperimento ormai anacronistico, sarebbe invece molto più utile lanciare un’ alternanza scuola-università.

Con incontri organizzati per i maturandi, in modo che possano prendere confidenza con gli atenei, parlando con docenti comunicativi e universitari dedicati all’accoglienza.  Una frequenza settimanale delle facoltà consentirebbe loro di esplorare varie discipline, così da facilitare la scoperta di interessi latenti o magari vere passioni, che li invoglino ad iscriversi. Così avremmo più laureati, che in Italia scarseggiano. Mentre abbiamo bisogno di intelligenze umane in grado di interagire con quelle artificiali. Ma ci sarebbero anche vantaggi sociali, visto che in genere i cittadini più colti sono più capaci di apprezzare la democrazia, nonostante la sua complessità. Persone – insomma – che non puoi tenere buone promettendo solo meno tasse.

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