Progetti e storie di cooperazione, l’impegno della società civile

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Si è da poco celebrata la giornata internazionale delle cooperative, il tema scelto per quest’anno è stato ‘Ricostruire meglio insieme’, un’occasione per riflettere sul ruolo degli operatori di tutto il mondo anche durante la crisi pandemica e sull’importanza di assumere comportamenti in grado di promuovere la cooperazione tra i popoli e il cambiamento dei paradigmi precostituiti, favorendo piccoli gesti che possono fare la differenza.

L’attenzione della società nei confronti di questioni che riguardano la salvaguardia dei diritti umani si esprime anche attraverso la nascita di numerose iniziative di crowdfunding sociale, ad esempio, per poter aiutare in modo tempestivo e pratico intere popolazioni che si trovano in stato d’emergenza o per finanziare progetti a lungo termine in Paesi in via di sviluppo.

In particolare, su GoFundMe crescono iniziative di associazioni, ma anche di semplici cittadini che decidono di lanciare delle campagne per sostenere azioni in quei Paesi le cui economie sono più vulnerabili, come testimonia l’iniziativa di Giovanni Martella, musicista e imprenditore dell’industria creativa che con la sua impresa Circular Music, da anni si occupa di musica tradizionale del west africa e che sta cercando di finanziare un progetto per costruire un centro culturale dedicato alla musica, presso la comunità di etnia Samblà nel villaggio di Bana, Ovest del Burkina Faso. Il centro diventerà un luogo di accoglienza per i numerosissimi giovani talenti presenti nel villaggio e nei villaggi limitrofi.

Si chiama Fair Play Day, invece, la raccolta fondi realizzata per un progetto sportivo umanitario rivolto a scuole di paesi in via di sviluppo, nato da un’idea dell’ASD Around the Wod (w.o.d. acronimo di workout of the day) che vuole favorire la pratica sportiva, convinti che “lo sport, l’educazione e l’ambiente rivestono un ruolo cruciale nello sviluppo socio-economico e culturale di questi luoghi”. Gli interventi verranno svolti o in Uganda, in una delle scuole con cui l’associazione è già in contatto, oppure in Turchia, Bosnia, Pakistan, Morocco.

Le raccolte fondi presenti sulla piattaforma possono nascere anche dall’iniziativa di un singolo che manifesta la volontà di finanziare progetti di organizzazioni che stanno a cuore, come nel caso di Chiara Carrino, cantante modenese che ha avviato una campagna in favore di United for Africa, il progetto dell’Organizzazione per i Diritti Umani e la Tolleranza ETS per la costruzione di scuole in Africa e garantire il diritto all’istruzione a tantissimi bambini.

È dedicato ai più piccoli anche il progetto della ONG italiana Engim Internazionale, in particolare, ai ragazzi della comunità di Playita, la favela sommersa nel cuore della foresta amazzonica, che nel 2017 è stata sopraffatta dalla corrente del rio Pano.

Tornare a viaggiare per scoprire luoghi incontaminati e provare forti emozioni di fronte ad un’alba o a un tramonto africani, è ciò che ha spinto Paola Marinari, un medico appassionato di viaggi e natura, a lanciare una raccolta fondi per il suo amico ugandese, Tom Bakara e la sua la sua azienda Uganda Wildlifescene che organizza safari e tour ecosostenibili e che a causa della pandemia si trova in difficoltà.

In questo periodo di sofferenza collettiva, le iniziative di singole persone o di associazioni che si impegnano in altri Paesi, attraverso il finanziamento di vari progetti, per il sostentamento di intere popolazioni, acquistano inevitabilmente un nuovo significato e rafforzano il valore della solidarietà internazionale conferendo nuova linfa alle azioni umanitarie.


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