“Non un passo indietro sulla legge Zan”, a Roma il presidio che spiega perché è “necessaria”

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Chi ha paura della legge Zan contro le discriminazioni di genere? E perché? Se ne parla da settimane ma oggi è arrivato il momento della piazza, delle manifestazioni per spiegare cosa prevede il disegno di legge e perché l’Italia ne ha bisogno. Troppi gli episodi di discriminazione per non arrivare ad una legislazione più stringente contro le violenze di genere che non sono solo quelle fisiche. A Roma oggi pomeriggio la manifestazione più importante delle molte in essere in questi giorni a supporto del ddl Zan che, come si sa, contiene “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità”. Lo scorso otto maggio si è tenuta la manifestazione “gemella” a Milano e oggi la replica in piazza del Popolo a Roma in contemporanea con molte altre città. Lo slogan per tutti è stato “Non un passo Indietro”. A Roma era presente anche Vladimir Luxuria. “Il disegno di legge per la prevenzione e il contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità (conosciuto come ddl Zan) è ancora ostaggio in Parlamento ed è contrastato dalle forze più reazionarie del Paese – hanno detto gli organizzatori- Si continua a rimandarne la calendarizzazione in Senato, si inventano tecnicismi assurdi e si raccontano fake news sulla legge. Al centro di questi giochetti politici, come al solito, ci sono le nostre vite e le nostre esistenze, che non trovano però spazio e rappresentazione sui media, sui giornali, nelle discussioni sul ddl Zan”.


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