Ciccio Pakistan scovato a Lisbona. Arrestato uno dei 30 latitanti più pericolosi al mondo

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Uno degli ’ndranghetisti più pericolosi al mondo. È finita a Lisbona la fuga di Francesco Pelle, conosciuto come Ciccio Pakistan, latitante di «massima pericolosità inserito nel programma speciale di ricerca del ministero dell’Interno» dei 30 latitanti più pericolosi in tutto il mondo. Pelle si trovava ricoverato in una clinica, perché positivo al Covid, quando è stato arrestato dal personale dell’unità nazionale antiterrorismo della Policia judiciaria portoghese, che ha dato esecuzione al provvedimento restrittivo. Ciccio Pakistan era stato condannato in via definitiva alla pena dell’ergastolo perché è stato ritenuto  colpevole di omicidio aggravato dalle finalità mafiose di Maria Strangio, nella cosiddetta “Strage di Natale del 2006”, che avrebbe scatenato, come risposta della cosca avversaria, la furia omicida culminata nella successiva “Strage di Duisburg” del 2007, il terribile eccidio di Ferragosto che fece conoscere la ’ndrangheta non solo alla Germania ma al mono intero.  Pelle era latitante dal giugno 2019, cioè da quando, poco prima della sentenza della Corte di Cassazione che ne decretò la condanna definitiva, fece perdere le sue tracce. Le ricerche della Polizia giudiziaria hanno beneficiato dei canali di cooperazione internazionale, attivati dai carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, che da tempo beneficiano dell’assistenza tecnica del progetto I-can, una rete internazionale interforze a contrasto di una delle mafie più pericolose al mondo, la ’ndrangheta. I carabinieri del Reparto operativo reggino, grazie alla collaborazione dei colleghi del Gruppo di Locri e della Compagnia di Bianco, nell’ambito delle indagini coordinate dalla Dda di Reggio Calabria, (nelle persone del procuratore capo Giovanni Bombardieri, del procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo e del sostituto procuratore Alessandro Moffa) da tempo erano sulle tracce del latitante e in ultimo lo avevano localizzato proprio nella penisola iberica, dove è stato arrestato in una struttura ospedaliera lusitana.

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