La relazione della Petizione Sgarbi pubblicata dal Consiglio provinciale di Trento

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CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO QUINTA COMMISSIONE PERMANENTE

Relazione sulla petizione n. 7 concernente “Affermazioni del presidente del MART sull’epidemia in corso e suo ruolo istituzionale” approvata il 9 febbraio 2021

Il 10 agosto 2020 è stata presentata la petizione n. 7 riguardante le affermazioni del presidente del MART sull’epidemia in corso e il suo ruolo istituzionale, corredata da numerose sottoscrizioni. Attraverso la petizione viene avanzata la denuncia del degrado della dialettica istituzionale ravvisabile, a parere dei promotori, nelle affermazioni riguardanti la diffusione del virus Sars-CoV-2 e della malattia da Covid-19 rilasciate il giorno 9 marzo 2020 dall’onorevole Vittorio Sgarbi, attuale presidente del Museo di arte contemporanea di Trento e Rovereto (MART), e diffuse mediante registrazione video pubblicata sul profilo facebook personale.

Viene lamentato che, con tale esternazione, egli ridicolizza la gravità della situazione sanitaria ed invita a comportamenti non in linea con le indicazioni nazionali in materia di contenimento del contagio. Secondo i proponenti, in una fase di emergenza sanitaria come quella che contraddistingue il presente periodo, tutti sono tenuti ad assumere comportamenti responsabili ed idonei a contenere la diffusione del contagio e le personalità più rappresentative della società, come il presidente di un’importante istituzione come il MART, hanno una responsabilità ancora maggiore in tal senso.

Dopo la prescritta valutazione da parte dell’Ufficio di presidenza, la petizione è stata assegnata per competenza alla Quinta Commissione permanente. L’iter istruttorio della petizione ha avuto inizio nella seduta del 26 ottobre 2020, quando, dopo l’illustrazione del testo della stessa, la Commissione ha disposto l’audizione del referente dei firmatari per avere ulteriori chiarimenti in merito alla rimostranza presentata. In data 11 novembre 2020 la Commissione ha ascoltato il dott. Roberto Rinaldi, referente dei firmatari della petizione.

Alla seduta ha partecipato altresì il dott. Claudio Martinelli, dirigente del servizio attività culturali. Il dott. Rinaldi, dopo aver informato la Commissione sul proprio incarico di docente presso la scuola provinciale per le professioni socio-sanitarie di Bolzano e sul proprio impegno come giornalista nella diffusione di informazioni scientifiche e sanitarie, ha evidenziato che attualmente la propria attività giornalistica verte principalmente nell’approfondimento da un punto di vista scientifico del tema della pandemia da Covid-19 ed in particolare della diffusione della malattia, attraverso approfondimenti scientifici e interviste a esperti virologi e professori universitari per capirne l’evoluzione.

Ha spiegato alla Commissione che, nel momento in cui ha sentito il presidente del MART onorevole Sgarbi ridicolizzare la situazione e gli effetti del virus, ha sentito l’esigenza di manifestare la contrarietà a tale atteggiamento e promuovere la petizione e la conseguente raccolta di firme. Ha spiegato che l’intento principale della petizione è quello di evitare 1 che vengano diffuse notizie false sulla pandemia che possano portare a sottovalutarne la gravità. Ha ribadito l’importanza essenziale di rispettare le disposizioni in materia di distanziamento sociale e di utilizzo dei dispositivi di protezione e di evitare qualsiasi comportamento sociale che possa portare ad un’ulteriore diffusione del contagio. Nel corso dell’intervento il Presidente della Commissione Ambrosi ha sottolineato il carattere strettamente sanitario del messaggio della petizione: ha ricordato che l’assegnazione della petizione alla Quinta Commissione permanente, competente in materia di cultura, è evidentemente dipesa dal ruolo rivestito dall’onorevole Sgarbi all’interno del MART ma che in realtà tale ruolo non appare il tema principale della rimostranza. Ha evidenziato come dall’esposizione del proponente sia emerso che sotto esame sono le parole pronunciate non tanto la persona che le ha pronunciate.

Il dott. Rinaldi ha confermato che l’intento della petizione e del suo intervento è quello di promuovere una comunicazione scientifica corretta: per questa ragione ha stigmatizzato le parole dell’onorevole Sgarbi che, parlando del virus e dei suoi effetti in maniera derisoria, ha affermato di non seguire le precauzioni necessarie ed ha invitato i suoi ascoltatori a fare allo stesso modo creando i presupposti per una situazione molto pericolosa. Pur esprimendo la massima stima per l’onorevole Sgarbi nel suo ruolo di storico dell’arte, ha rappresentato un sentito biasimo per la posizione assunta ed i commenti formulati in merito all’emergenza pandemica.

La consigliera Demagri ha espresso condivisione per quanto esposto dal proponente della petizione soprattutto in ordine alla necessità che la comunicazione in ambito sanitario sia corretta e debba inderogabilmente basarsi su dati clinici, letteratura scientifica e linee guida. Ha confermato che la cultura deve essere lo strumento per far comprendere ai cittadini come comportarsi per arginare la diffusione del virus e che l’informazione va fatta con competenza scientifica e con linguaggio adeguato. I personaggi pubblici che intervengono su un argomento delicato come la malattia da Covid-19 devono farlo con attenzione, al fine di evitare di dare notizie fuorvianti o pericolose, e con un linguaggio consono al loro ruolo. Ha chiarito che ognuno è personalmente libero di avere una posizione difforme da quella sostenuta a livello ufficiale ma, soprattutto se si tratta di un personaggio pubblico, ha il dovere di astenersi da dare indicazioni in contrasto con le indicazioni sanitarie.

Ha espresso un ringraziamento ai firmatari della petizione che con il loro impegno civico hanno creato l’occasione di parlare di un argomento molto importante. Il consigliere Marini, con specifico riferimento al presidente del MART, ha convenuto con i firmatari della petizione che, proprio in virtù del ruolo pubblico che riveste, egli dovrebbe assolutamente astenersi dall’esprimersi in maniera non appropriata veicolando messaggi pericolosi. Ampliando il discorso alle problematiche relative alla comunicazione ed in particolare alla comunicazione che avviene attraverso i social media e riferendo di una recente lettura personale sull’argomento, ha evidenziato come negli ultimi mesi siano stati numerosi i personaggi pubblici che hanno messo in dubbio regole e indicazioni mediche relative alla gestione dei contagi ed ha messo in evidenza i gravi effetti di tali esternazioni in termini di abbattimento del livello di sicurezza sanitaria.

Il dott. Rinaldi, prendendo spunto dalla riflessione del consigliere Marini, ha spiegato che sussiste, con una diffusione ormai mondiale, una patologia denominata “narcisismo digitale”, che porta alcune persone ad utilizzare la rete per diffondere notizie false al solo scopo di far emergere la propria personalità. E’ un disturbo riconosciuto anche nella classificazione delle patologie psicologiche e psichiatriche (DSM Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali). Ha individuato come azione efficace per circoscrivere il fenomeno e promuovere un’informazione 2 credibile quella di istituire dei corsi di comunicazione a livello formativo scolastico e professionale per rendere in grado le persone di discernere le notizie vere da quelle false e tendenziose. Ha spiegato alla Commissione che conduce personalmente corsi di questo tipo ai colleghi giornalisti per insegnare loro a verificare sempre la notizia e l’attendibilità della fonte e ha messo a disposizione dei consiglieri la propria competenza in materia per comprendere e affrontare correttamente il fenomeno in modo da garantire, nel pieno rispetto della libertà di pensiero, un’informazione rigorosa in ordine alla veridicità.

Il consigliere Marini, partendo dal presupposto che ogni personalità pubblica ha una grande responsabilità anche in ordine al modo in cui comunica le proprie idee e convinzioni, ha convenuto sulla necessità di modificare la comunicazione istituzionale ed ha proposto di mettere in contatto il dott. Rinaldi con il Forum trentino per la pace e i diritti umani che nel suo programma di attività ha previsto un percorso di formazione sulla comunicazione istituzionale. La Commissione pertanto, sentita la posizione del referente dei firmatari della petizione, preso atto delle precisazioni fornite dallo stesso in ordine alle finalità perseguite, rimette al Consiglio, alla Giunta e al referente della petizione la presente relazione, che è stata approvata nella seduta del 9 febbraio 2021.

La petizione in data 11 febbraio ha raggiunto le 20.683 firme


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