Assalto al Congresso Usa, dopo lo stupore, arriva la pena

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In tutta questa storia dell’invasione del Congresso, dopo lo stupore, arriva la pena. Sì perché m’immagino quei disgraziati che hanno sfidato le pallottole per invadere i marmorei saloni del potere lasciando 4 morti in terra, mettendo a soqquadro suppellettili e infrangendo vetrate, convinti che il loro capo fosse uno di loro, per poi sentirsi traditi da Trump. Che – smaltita la sbronza del golpe davanti alla tv – si ripettina, va in onda e li disconosce per salvarsi un po’ di reputazione.

Immagino lo sciamano che torna a casa, si toglie il cappello con le corna senza neanche salutare e mentre si lava il viso dipinto in bagno, sente la tv in cucina con Trump che condanna gli eccessi. Poveretti, pensavano di dare l’assalto al cielo e si trovano col sedere per terra. Erano pronti a spaccare gli scranni  e  ora dovranno risarcire i danni.  Usciti in strada con la foga dei patrioti e poi vedono Trump trattarli da idioti. Insomma, violenti ingenui, suprematisti alcolici e nazisti dell’Illinois aizzati, strumentalizzati e abbandonati. Uno dei più clamorosi casi di USA e getta.

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