Un corso di autocoscienza organizzato da Arcigay Palermo e Ordine dei Giornalisti di Sicilia

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In collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Arcigay Palermo organizza un corso di aggiornamento gratuito dal titolo “LGBT+ e Media: corso pratico per una comunicazione inclusiva” da seguire su Zoom l’11 dicembre dalle 15 che tocca i principali temi e le principali criticità affrontate nella professione giornalistica quando si parla della comunità  LGBTI+, soprattutto nei casi di cronaca nera.

A partire dal primo gennaio 2021 inoltre cambia il Testo Unico dei doveri del (e della) giornalista nell’ottica del rispetto alle differenze di genere: si tratta di un documento fondamentale, che riunisce le più importanti carte deontologiche per la professione.

La maggiore attenzione al rispetto della differenza di genere dovrà essere applicata nel riportare le notizie evitando stereotipi ed espressioni e immagini lesive della dignità della persona, attenendosi all’essenzialità della notizia e senza alimentare la spettacolarizzazione della violenza. Quello che Arcigay Palermo si propone di fare è iniziare a dialogare con i giornalisti e le giornaliste per introdurre i temi che occorre conoscere e maneggiare per evitare di incorrere in errori che oltre a costituire disinformazione grave, causano dolore ai lettori e alle lettrici che si sentono privati e private della propria dignità. Il corso “Lgbt+ e media: corso pratico per una comunicazione inclusiva” si svolge online sulla piattaforma Zoom venerdì 11 dicembre 2020 dalle 15 alle 18: non è più possibile iscriversi tramite la piattaforma Sigef perché è stato raggiunto il numero massimo di partecipanti ma verrà organizzato nuovamente.

Intervengono la giornalista Maria Pia Farinella, Marco Ghezzi, Presidente di Arcigay Palermo, Lorenzo Barbaro, responsabile politiche Trans di Arcigay Palermo, Daniele Pappalardo, responsabile Scuola di Arcigay Palermo. Daniela Tomasino, responsabile Formazione di Arcigay Palermo e Mirko Pace, segretario di Arcigay Palermo. Modera Eugenia Nicolosi.
“Se è vero che le parole costruiscono immaginari e con gli immaginari è possibile costruire e modellare mondi, è altrettanto vero che con le parole si infrangono sogni, speranze ma anche opportunità – sottolinea il presidente di Arcigay Palermo Marco Ghezzi – Un uso sbagliato delle parole – non esistono parole sbagliate ma è l’uso che se ne fa a poter essere improprio – può contribuire a rendere ostile il mondo che ci circonda, soprattutto se usate per rappresentare le minoranze spesso invisibilizzate, come quella Lgbtq+, raccontate attraverso stereotipi o parole che non le comprendano, inteso sia come capire che includere. È nel linguaggio che vengono molto spesso riconosciute e comprese le nostre identità, le nostre vite, i nostri bisogni e desideri: se queste parole vengono occultate, eliminate o storpiate cosa resta di noi, fuori dalle cronache nere e dai racconti di violenze come quelli che hanno caratterizzato questi ultimi mesi?”.

Dettagli del corso di aggiornamento “Lgbt+ e media: corso pratico per una comunicazione inclusiva”, organizzato da Arcigay Palermo e Ordine dei Giornalisti Sicilia.

° Comunicare senza discriminare: come il giornalismo incide sulle vite delle persone Lgbt+.

° L’acronimo LGBT e le sue varianti.

° Esempi pratici e consigli per una comunicazione più inclusiva.

° Come neutralizzare l’odio: il necessario ed il superfluo.

° Legge Zan contro l’omolesbobitransfobia e misoginia.


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