I Pennelli di Vermeer tornano ai live dopo il successo del videoclip ”Bruco di gomma”

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Talento, ironia e un pizzico di trasgressione. È l’insieme che rende i Pennelli di Vermeer una delle realtà musicali più interessanti del panorama rock progressive italiano.
Tornata in scena per la prima volta dal lockdown per l’emergenza Covid 19 nella bella cornice della rassegna “Muse destate al Parnaso” a Torre Annunziata, la band ha entusiasmato il pubblico con un ritmo travolgente che ha caratterizzato la loro performance, una miscela ben riuscita di rock, ballate e progressive. Sul palco di Villa Parnaso, Pasquale Sorrentino e Stefania Aprea, le voci (lui anche chitarra) del gruppo hanno intonato per lo più i brani tratti dal loro ultimo album “Misantropi felici”, un disco che consigliamo vivamente a chi ama il rock d’autore, ma anche del loro importante decennale repertorio. Insieme a Michele Matto (basso), Marco Sorrentino (percussioni) e Giuseppe Dardano (chitarra elettrica) e Catello Tucci (violoncello) hanno regalato  oltre un’ora di bella musica al pubblico accorso numeroso ad ascoltarli.
Prodotti dalla Soter, etichetta giovane e sorprendente curata da Salvatore De Falco e Giuseppe Russo Spena, i Pennelli di Vermeer hanno chiuso il concerto con la canzone il “Bruco di gomma”, un vero classico nei concerti dell’ultradecennale band campana che ne hanno festeggiato l’uscita pubblicando una versione ‘dance’ disponibile su Spotify e su altre piattaforme digitali.
il sodalizio tra Soter e i Pennelli di Vermeer risale al doppio cd tributo ad Ivan Cattaneo dal titolo Un tipo Atipico (2015) fino alla produzione del loro più recente album di inediti Misantropi Felici (2017).
Bizzarro il percorso della loro hit irriverente: composta nel 2009 dall’autore e voce Pasquale Sorrentino per essere inserita nella Tragicommedia Musicale in tre atti La Sacra Famiglia, all’ultimo momento il brano fu escluso dallo spettacolo per essere successivamente riproposto in chiave rock’n’blues durante i live. Da allora la canzone, mai inserita nei successivi album della band, è diventata un cavallo di battaglia che diverte per l’ironia e la leggerezza con cui si tocca una tematica – ancora tabù – qual è il sesso (e i suoi accessori), spogliato nel testo di ogni romanticismo ed esaltato invece come piacevole gioco messo in atto da una coppia attraverso l’utilizzo di un vibratore, un bruco di gomma appunto, per evadere dalla noia che pervade ormai la loro intimità.
Ad accompagnare il brano, un divertente e dinamico videoclip per la regia dell’inesauribile e geniale Ceppe (giovane video maker che vanta, tra gli altri, progetti curati per la Rai e ben noto nella scena musicale indipendente), nel quale le due voci della band, Pasquale e Stefania, (nella vita coppia e genitori), ricoprono i ruoli di promoter della televendita dell’oggetto, mentre gli altri tre musicisti, (Marco, Michele e Joe) sono i fattorini che consegnano ai destinatari. Nel ruolo dei coniugi ‘annoiati’ nell’intimo, gli attori Valeria Impagliazzo e Amedeo Ambrosino ed in quello del ‘bruco’: Vincenzo Liguori.
Sulla scena musicale da quindici anni, la band vesuviana ha esordito nel 2004 con un album autoprodotto: Mod. Barocco, Fragile, Maneggiare con cura. Grazie!, ma l’esordio discografico ufficiale è considerato nel 2007 con il cd Tramedannata, seguito da La primavera dei sordi (2008); Noianoir (2014), preceduto però dal progetto teatrale La Sacra Famiglia nel 2010 pubblicato in dvd; Misantropi felici (2017). Fra rock, progressive e teatro canzone, la band nel corso degli anni non si è mai negata alla sperimentazione e alle contaminazioni musicali con risultati notevoli, sempre al di sopra delle aspettative.
Ascoltare per credere.


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