Buone vacanze

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Ricordate il sinto di Lonato (in provincia di Desenzano) al quale, nella notte del 2 Gennaio, spararono dopo avergli incendiato la roulotte? Anche in quell’occasione, come per tante altre, venne addotta la solita ipotesi della «faida tra nomadi», che poi si rivelò per quello che realmente era, una falsa pista.

La verità, invece, è molto più semplice di come la si vorrebbe far apparire e ci ricorda che chi semina odio, raccoglie tempesta.

A forza di «dagli allo zingaro», prima o poi, è facile trovare una o più persone che, sentendosi giustificate dai cattivi esempi sempre più spesso indotti «dall’alto», decidono di esternare il loro odio e il loro pregiudizio con sterili e ignoranti luoghi comuni: «tutti gli zingari rubano», pensieri e frasi che sono vere e proprie violenze verbali.

I carabinieri locali, fortunatamente, in quell’occasione seppero pazientemente ricostruire la verità arrestando un «bravo cittadino»(per il quale la colpa era sempre degli «zingari»), per tentato omicidio con l’aggravante dell’odio razziale.

Buone vacanze, dunque, a Luca Cari, il sinto di Lonato.

A proposito di chi semina odio, c’è un canale televisivo, ma non è purtroppo l’unico, Rete4, che ama parlare di «zingari» invitando in studio, per alimentare dibattiti avvelenati, alcuni veri «esperti»della cultura rom.

Uno di questi «intellettuali» è Filippo Facci.

Nella trasmissione dal titolo «Quarta Repubblica» del 15 Aprile di quest’anno dedicata al tema: «I rom si possono integrare?», Facci affermava, tra le altre cose, che non c’è una «posizioneideologica che impedisca che tutti possano pensare o sapere che il rom ruba, che delinque, che non manda i bambini a scuola, che fa parte di piccole mafie», e addirittura, che non esista «alcuna cultura rom» e che «[…] questa storia dei popoli perseguitati è proprio falsa, i rom non sono stati perseguitati. […] i bambini s’integreranno in galera, in galera sì che si integreranno», e altro ancora.

Dal momento che abbiamo ritenuto tali affermazioni diffamatorie, per incarico dell’Associazione Upre Romal’avvocato Gilberto Pagani ha depositato una querela (nei confronti del signor Facci) «per istigazione all’odio razziale e diffamazione; con le aggravanti della finalità di istigazione all’odio razziale e dell’uso del mezzo di pubblicità».

Buone vacanze anche al signor Filippo Facci, in attesa che anche per lui sia fatta giustizia.

Dentro al veleno «sputato» contro i rom non si annida solo l’ignoranza, anche l’arroganza. Il direttore dell’Istituto comprensivo di Fossò, in provincia di Venezia, ha formulato nel modulo d’iscrizione per l’anno scolastico 2019/2020 una sorta di censimento etnico nel quale potrebbe essere riscontrabile, ma saranno le autorità competenti a stabilirlo, una violazione della tutela del minore.

Il genitore, infatti, deve dichiarare se il bambino è cittadino italiano, e se è «nomade» che tipo di «nomade» è: rom, sinto o caminante. E tutto ciò accade nel civile e democratico Veneto. Ora tocca al Miur e all’Unar e alle strutture competenti giudiziarie dirci se queste decisioni siano lecite e possibili in un Paese che possiede la più bella Costituzione del mondo che con il suo Articolo 3 tutela la dignità e la parità sociale e quale prezzo dovrebbe invece pagare, chi decide di portare la discriminazione proprio nei luoghi dove si formano e crescono i cittadini di domani.

Buone vacanze al dirigente scolastico dell’Ic di Fossò al quale, simbolicamente, regaliamo la Costituzione iatliana.

Al raduno della Missione Evangelica Zigana di Bolzano, la notte scorsa alcuni ladri sono entrati nelle roulotte dei sinti e hanno rubato contanti, cellulari e borse.

Chi conosce l’opera di evangelizzazione e di riscatto che svolge la Mez sa quanto essa sia preziosa, per questo motivo quanto sia ancora più avvilente leggere i soliti commenti sui social dei soliti seguaci dell’odio (cieco) al punto di poter giustificare e legittimare un furto avvenuto a danno di uomini e donne di fede, e per di più in una chiesa. Un furto giustificabile se la chiesa è «zingara»!! Uno dei tanti episodi di illegalità che evvengono in Italia e che dimostra che non sono solo gli «zingari»a rubare. Chi l’avrebbe mai detto!

Buone vacanze, dunque, anche alla Missione Evangelica Zigana, affinché continui la sua opera positiva.

Ci sono, dunque, anche piccoli e invisibili eroi nella vita quotidiana e da ammirare, come Luca Cari, persona semplice e buona che sta ancora cercando di recuperare l’uso del braccio destro; o la mamma del bambino rom che ha rifiutato l’abuso odioso della classificazione etnica di suo figlio; la Missione Evangelica Zigana, che restituisce dignità e speranza agli ultimi.

Oltre a tutte queste piccole grandi storie, di cui pochi sanno e di cui pochi si occupano, ci sono poi i super eroi dei nostri tempi, quelli che i nostri figli nomineranno un giorno come esempio da seguire e da ricordare e che stanno contrastando, con le loro forze, un momento come quello attuale, tanto buio.

La meravigliosa capitana tedesca «bianca e ricca» che insieme a tutti gli altri capitani, perlopiù ragazzi, che con la loro semplicità e generosità salvano vite umane, nonostante la criminalizzazione, nonostante il rischio per la loro stessa incolumità e nonostante l’odio che gli viene vomitato addosso, ogni giorno.

In qualche modo questi ragazzi ci mettono in pace con noi stessi. Molti, tra di noi, sono consapevoli della ferocia che molte persone sono costrette a subire, di ciò che sta capitando in Italia e nel mondo, fatti terribili, talvolta inumani, per i quali in qualche modo anche noi siamo responsabili: morti, torture, stupri, abusi e soprusi, come quelli subiti dai migranti nei campi della Libia, luoghi senza diritti, che però ricevono finanziamenti e con i quali si stingono accordi, grazie anche alle nostre tasse. E noi, frustrati, ben poco possiamo fare.

Ecco, a questi ragazzi che dedicano la loro vita agli altri per salvare uomini donne e bambini nel Mediterraneo non diciamo buone vacanze, perché per loro non ci saranno vacanze. A loro diciamo semplicemente grazie perché ci insegnano a resistere in nome dell’umanità che si legge negli occhi di ogni donna, di ogni uomo, di ogni bambino che portano a riva.

Ma questo è anche il giorno in cui il ministro dell’interno ha annunciato che dal prossimo lunedì (15 Luglio 2019) i prefetti d’Italia riceveranno una circolare per censire i rom e i sinti negli insediamenti irregolari e regolari per la grande operazione di chiusura dei «campi nomadi».

Dunque è difficile oggi augurare le buone vacanze ai nostri fratelli e sorelle.

Le loro, ammesso che ci possano essere, sarano vacanze amare simili a quelle del 2008, quando un altro ministro dell’interno e sempre della Lega (Nord) decretò «l’emergenza nomadi» chiedendo il censimento di tutti i rom e sinti d’Italia.

Un censimento (dichiarato illegittimo dal Consiglio di Stato – rom e sinti non sono una catastrofe naturale) che dilapidò un po’ di denaro senza risolvere la questione dei campi.

Si sa, gli «zingari» sono sempre di moda, soprattutto quando si decide di pescare nel torbido del pregiudizio e del rancore, o quando si decide di distrarre l’opinione pubblica dai veri problemi ben più consistenti e che l’Italia dovrebbe invece affrontare. Meglio creare spauracchi per la presenza di poche migliaia di persone chiamate «zingari» e presenti sul territorio nazionale, perché italiani.

Perciò buone vacanze anche al ministro dell’interno, sperando che sotto l’ombrellone nazionalpopolare ci ripensi e provi a trovare insieme a noi una soluzione intelligente al tema rom, ma che molti preferiscono definire «problema».

Da Riforma.it


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