Forza Nuova non vuole la lezione di Mimmo Lucano. Anpi e sindacati: azione fascista

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Forza Nuova si mobilita per non far parlare Mimmo Lucano. No, non è una brutta battuta e neppure una notizia falsa di quelle che circolano sui social. Per davvero una delle organizzazioni più a destra di tutte e nostalgica del fascismo sta in queste ore  mettendo a punto una manifestazione, già annunciata con un post a prescindere dalle autorizzazioni della questura, che si terrà lunedì’ pomeriggio; un sit in di protesta in piazzale Aldo Moro presso l’Università La Sapienza con l’intento di contrastare la presenza in ateneo di Mimmo Lucano definito “simbolo del potere immigrazionista e oggi bandiera dell’ignoranza antifascista” che “dovrebbe spiegare a studenti e docenti romani il suo ‘fantastico mondo dell’accoglienza’ basato sul modello Riace”. “Saremo in comizio con Roberto Fiore – dice la nota del partito – e pronti a bloccare la conferenza del sindaco indagato per sfruttamento dell’immigrazione clandestina”. Ci sono in queste brevi, ma assai chiare, affermazioni delle anomalie gravi che probabilmente integrano già qualche violazione di legge. Ma anche al di là di tali considerazioni, Forza Nuova parla da “padrone” e dice che interverrà in un’aula di un’istituzione pubblica, qual è il primo ateneo romano, per impedire (Come? Fisicamente?) che un libero cittadino possa parlare. Ha questa possibilità Forza Nuova? E ce l’ha nella capitale? Dentro l’Università? C’è poi un paradosso tra le stranezze: Forza Nuova dice espressamente che il sindaco di Riace non deve avere la possibilità di parlare in quanto antifascista, dunque essere democratici e rientrare nel solco della Costituzione è diventata una colpa in questo percorso a ritroso verso l’autarchia e il fascismo.

Mimmo Lucano è stato invitato a tenere una lezione su “Convivenze, il senso dei luoghi e il senso degli altri. Riace da condividere”, nell’ambito di un seminario organizzato dal Dottorato di storia, antropologia, religioni de La Sapienza. Dunque il sit in annunciato e l’eventuale “intervento” sono tesi a incidere e modificare con la forza e forse pure con la violenza un libero orientamento didattico di un libero ateneo europeo. E’ possibile? Sì, lo è.

D’altro canto cresce in queste ore la solidarietà di molte associazioni, dall’Anpi, all’Arci, Cgil, Cisl, Uil, che chiedono alla questura di vietare la manifestazione e comunque di tutelare il diritto di Lucano a tenere la lezione, nonché quello degli studenti a seguirla, così come inserito nel programma didattico dai docenti del Dipartimento. “Le Istituzioni non autorizzino il presidio. – si legge nella nota delle associazioni divulgata in rete – Facciamo appello alle Istituzioni democratiche affinché l’autorizzazione al presidio indetto da Forza Nuova per lunedì 13 maggio in Piazzale Aldo Moro, a Roma, non venga concessa. Tale iniziativa è infatti dichiaratamente finalizzata a bloccare, e quindi impedire, la libera partecipazione dei cittadini ad un dibattito all’Università la Sapienza dove sarà presente Mimmo Lucano. Roma non può essere offesa da pratiche e propaganda di chiaro stampo fascista. Chiediamo il rispetto e la piena applicazione della Costituzione e delle leggi Scelba e Mancino”.

 

 


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