Grazie a Flavio Lotti e a tutti quei “Don Chisciotte” che hanno partecipato sotto la pioggia alla Marcia per la pace

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Considerata inutile, quasi ingenua, ritengo invece la testimonianza una pratica politica di grande valore politico. Come lo è stata la Marcia per la pace Perugia-Assisi, declassata a passeggiata per idealisti sentimentali da chi si spaccia per saperla lunga e si vanta di badare al sodo. Eppure la crisi della politica, per me, sta proprio nella crisi di testimonianza. Ovvero, nella mancanza dell’esempio che rende credibile l’ideale che si professa.

Mi ricordo quando mi scandalizzai per la dichiarazione di un politico di sinistra, che ammise di farsi fare scarpe su misura dal costo altissimo. Venni retrocesso a “anima bella” in un nanosecondo, da chi irrideva la testimonianza e celebrava l’argutezza del politico in questione, tanto indiscussa da non avere bisogno di coerenza. Così la mancanza di testimonianza – cioè di una vita concordante con gli ideali – ha portato all’inaridimento della politica e all’abbassamento progressivo della qualità dei politici, ridotti – tranne eccezioni – a pragmatici speculatori nella borsa del consenso.

Allora grazie a Flavio Lotti e a tutti quei “Don Chisciotte” che hanno partecipati sotto la pioggia alla Marcia per la pace, perché c’è un gran bisogno di testimonianza e di quelle “ingenue” bandiere arcobaleno. Che testardamente affermano che c’è pace solo se c’è buona politica.


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