“Controcorrente” crede nel futuro del giornalismo. Solidarietà a “La Repubblica”

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Sabato la piazza. Domenica “La Repubblica”. I “5 stelle” non perdono occasione per rigettare il dissenso civile, sale della democrazia, e soprattutto per scatenare odio sui professionisti dell’informazione. Non ci intimidiscono questi atteggiamenti, ma ci preoccupano queste derive culturali.
Piaccia o no ai “pentastellati”, quella dei giornalisti è la categoria di lavoratori che ogni giorno garantisce sul territorio la libertà d’informazione sancita dall’articolo 21 della Costituzione, la nostra Costituzione, la “nostra” di sicuro. I cittadini da noi si aspettano questo. Non possiamo tradirli.
Piaccia o no ai ministri e ai parlamentari “5 stelle”, noi sosteniamo il modo di fare giornalismo de “La Repubblica”. Offendere la dignità delle colleghe e dei colleghi de “La Repubblica”, a cui va tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà, vuol dire offendere la libertà di coscienza di tutti i giornalisti.
Piaccia o no ai “5 stelle” abolizionisti del nostro ordine, noi continueremo a guardare al futuro del giornalismo, bene di tutti.

Le giornaliste e i giornalisti di “Controcorrente”


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