Sampierdarena dice no ai depositi chimici

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Mercoledì 18 luglio dalle ore 18 si terrà un presidio di protesta – a difesa della salute e della vita dei cittadini – presso il Palazzo del Municipio di Genova Sampierdarena, in via San Pier d’Arena n° 34. La manifestazione, organizzata dalle Officine Sampierdarenesi e sostenuta da numerose associazioni e organizzazioni per l’ambiente e i diritti umani, avverrà in occasione della seconda commissione consiliare, quando l’amministratore delegato di Superba Alessandro Gentile presenterà presso la sala consiliare del Municipio il progetto di trasferimento dei depositi chimici sotto la Lanterna. “Partecipiamo al presidio del 18 luglio,” spega Roberto Malini, co-presidente di EveryOne Group, “perché è la prima importante reazione da parte della società civile di Sampierdarena nei confronti di un progetto inaccettabile, che pone i guadagni di imprese inquinanti e pericolose davanti al valore stesso della salute dei cittadini, della loro vita e della salvaguardia di un ambiente già compromesso da tanti veleni. Se questa follia – che si pone in contrasto rispetto alle leggi italiane e dell’Unione europea che tutelano la salute e definiscono le attività petrolchimiche come incompatibili con i contesti urbani – dovesse proseguire e qualcuno cercasse di ottenere timbi e autorizzazioni a scapito del benessere collettivo, la società civile proseguirà con una serie di azioni civili e giuridiche in ogni opportuna sede locale, nazionale e internazionale. Mercoledì scendiamo in piazza per proteggere i nostri bambini, i nostri malati, i nostri anziani, le nostre famiglie da un vero e propio attentato contro il loro benessere. Il ponente genovese deve già convivere con un tasso di inquinamento pesantissimo, come mostrano le analisi effettuate dalla Provincia, dall’Arpal nonché da istituti di ricerca e gruppi di studio. Analisi che rivelano la presenza di sostanze patogene nell’aria molto al di sopra dei limiti di allerta. Non a caso, la zona è caratterizzata già oggi da un alto numero di tumori, leucemie, patologie cardiovascolari, respiratorie ed endocrine. Una situazione da incubo che vede una realtà drammatica riguardo alle patologie e alla mortalità infantili. Ecco perché diciamo a gran voce, senza lasciarci intimidire dalle fabbriche dei veleni: ‘giù le mani sporche dai nostri bambini! Giù le mani sporche dalle nostre famiglie!’. Dopo il presidio, accanto alle Officine Sampierdarenesi e alla società civile locale, vivremo occasioni di incontro con le istituzioni, per comprendere quale molla le abbia indotte anche solo a valutare l’ipotesi di installare nuove bombe chimiche, nuove fonti di malattia e morte in un quartiere che già sta soffocando in un’aria densa di veleni e di particolato che entra nei polmoni, si insinua nel sangue e compromette la salute degli organismi viventi, in primis gli esseri umani. Non bastano ancora gli esiti degli studi? La lunga lista di malati e deceduti? La gravità letale di ben tredici incidenti rilevanti? Il dialogo e la corretta informazione, oltre all’impegno civile e legale, saranno secondo noi una chiave importante per evitare questo business tossico il cui unico fine è quello di portare denaro nelle tasche di imprenditori che non hanno a cuore la vita umana e annientano la qualità della vita delle persone. Denaro che spesso riesce a bypassare le normative che difendono la salute e l’ambiente, come dimostrano decine di casi in Sudamerica, Africa, Asia, ma anche qui nell’Unione europea. Questa volta no. Questa volta no!”.


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