Solidarietà alla giornalista Claudia Marra

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Solidarietà di Articolo21, Sezione Campania per la giornalista napoletana Claudia Marra, che ha ricevuto pesanti commenti sui social e anche in via privata da persone sconosciute, che sono degenerati in “minacce di morte”. L’inviata della trasmissione Rai “I Fatti Vostri” è stata costretta a presentare una denuncia alle autorità di polizia, assistita dall’avvocato Maurizio Zuccaro, dopo la pubblicazione di un video realizzato e postato da un familiare di uno dei tre napoletani scomparsi in Messico.

Il parente dei partenopei scomparsi, che non aveva alcuna intenzione di raccontare quanto accaduto in Messico, al rifiuto della giornalista di realizzare un servizio inutile, ha immediatamente registrato un video in diretta su Facebook contro la collega. Proprio alla pubblicazione di questo video sono seguiti commenti violenti contro la cronista, che da qualche giorno è seguita da una pattuglia della polizia, che vigilia sulla sua sicurezza.

 La vicenda  è stata resa nota da  Zuccaro, legale della Marra, che in una nota afferma: «Quanto è accaduto è di una tale gravità che non può lasciare indifferenti. Il video postato su fb da parte di chi doveva essere intervistato sta generando una  spirale pericolosa nella quale è stata avvolta la mia assistita che da sempre con grande professionalità e competenza svolge il delicato ruolo di chi fa informazione. Il clima di preoccupazione da parte di Claudia – che emerge dalla visione del file – si percepisce chiaramente. Quello che preoccupa sono le minacce contenute nei commenti al video che ci hanno obbligato a sporgere immediatamente denuncia alle competenti autorità di polizia».
«Confidiamo – afferma Zuccaro – che nel giro di poche ore possano essere individuate e sentite tutte le persone che si sono rese responsabili delle gravi minacce, addirittura di morte, che prontamente sono state individuate ed allegate alla denuncia stessa. Ancora una volta una donna vittima di minacce indicibili, stavolta nell’atto di rendere un doveroso servizio di informazione». Il video – che ha registrato numerosissime visualizzazioni – è stato realizzato, rileva l’avvocato, «dopo incomprensioni sull’impostazione e sui contenuti dell’intervista e sul clima di nervosismo che ne è scaturito». «Le responsabilità di chi ha realizzato il video saranno accertate dalla magistratura», conclude l’avvocato.

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