Tutti a Como per dire no a ogni tipo di fascismo e a ogni forma di intolleranza

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Una mano che stringe un fiore bianco per dire no a ogni tipo di fascismo e a ogni forma di intolleranza. Un fiore bianco che sarà portato a Como – alla manifestazione nazionale – anche da Articolo 21. L’evento antifascista programmato per sabato 9 dicembre è stato lanciato dal Pd subito dopo l’irruzione del di 15 neo-fascisti del Veneto Fronte Skinhead in un centro culturale a Como, durante una riunione di volontari di “Como senza Frontiere”, una rete che si occupa di accoglienza ai migranti, ma subito ha visto una forte partecipazione anche della società civile. Sono sempre più tragicamente frequenti episodi di apologia di fascismo senza che il reato venga perseguito: dalla spiaggia in onore del Duce a Chioggia, al corteo dei camerata col braccio teso al Campo X del cimitero di Musocco a Milano durante il giorno della liberazione dal nazi-fascismo (una marcia lo scorso anno condannata dal sindaco Sala, ma che in quelli precedenti si è svolta indisturbata) fino all’incursione fascista in chiesa, nel genoano, al grido di “Viva il Duce”.

Una giornata che rischia di essere carica di tensioni perché nello stesso giorno Forza Nuova ha organizzato, sempre a Como, una contromanifestazione per ribadire la propria contrarietà alla presenza di migranti. Per questo la presenza di Articolo 21 è ancora più importante. Un modo – ancora una volta – per far sentire la propria vicinanza e la propria presenza ai giornalisti – come Paolo Berizzi di Repubblica e Andrea Palladino di Famiglia Cristiana – minacciati dai nazi-fascisti per le loro inchieste sul mondo dell’estrema destra.


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