Qui Torino…

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In presenza delle forze dell’ordine i bibitari abusivi vendevano  birre in vetro (5 euro esentasse ognuna) conservate nei mastelli di ghiaccio. Per tutta la giornata bottiglie e cocci di vetro sono diventati  parte integrante della pavimentazione della piazza ove fin dal mattino si sono radunati migliaia d’italiani per festeggiare lo scudetto juventino e in serata piazzarsi tutti in prossimità del maxischermo per la finale di Cardiff. Poi la scintilla del panico e il detonatore dei molti ubriachi hanno innescato la miccia in tutta quell’umanità. E l’esplosione è arrivata. La gigantesca deflagrazione della folla che ha calpestato i suoi simili già riversi sul manto di spuntoni di vetro ha provocato più di millecinquecento feriti da lacerazioni gravi e lesioni emorragiche. Pozze e macchie di sangue sul selciato, sui muri, sulle vetrate e serrande, sui portoni. Sul terreno scarpe, borse, zaini, sciarpe, berretti perduti o abbandonati. Negli ospedali di Torino e provincia lo stato d’emergenza dei teatri di guerra.

Il trio istituzionale (sindaco questore prefetto) è compatto e sodale nel perseguire la scintilla, si appella anche ai cittadini affinché riferiscano il più piccolo indizio.

Oggi non opino. Fatelo voi.


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