Il giornalista ibrido

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“Giornalismo Ibrido” è il titolo del nuovo saggio del sociologo Sergio Splendore, docente di Sociologia della Comunicazione all’Università degli Studi di Milano, e grande esperto di problemi dell’informazione  in senso stretto perchè si occupa di queste tematiche con successo da anni e in senso lato perchè fa parte della redazione del prestigioso periodico  diretto da un altro illustre sociologo  Carlo Sorrentino. Splendore che è anche visiting professor della scuola di giornalismo di Grenoble compie a nostro avviso attraverso questo libro, edito da Carrocci, i celeberrimi tre passi indietro (monopoli docet) e quasi potesse –  beato lui –  usare una macchina del tempo,  rimette in discussione numerosi temi centrali del giornalismo contemporaneo tentando di portare ordine – con successo ci pare –  nella rivoluzione professionale in cui è incappato il “mestiere di informare” a seguito della potente onda di riflusso provocata dalla ben più vasta rivoluzione epocale in cui ci troviamo da circa trent’anni che è quella digitale.

“La professione giornalistica muta –  dice Splendore nell’introduzione al saggio –  a un ritmo che prima le era sconosciuto e l’identità professionale diventa più incerta. Fintanto che le forme più innovative di produzione di informazione erano relegate ai margini il modo di fare giornalismo risultava pressochè immutato. Nel momento in cui  (anche – aggiungeremo noi) l’Italia si è imposta una commistione tra pratiche innovative e tradizionali, sono cambiati anche il campo giornalistico e il peso delle sue principali determinanti: l’economia e la politica”… Continua su lsdi


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