Presidio milanese contro l’omofobia in Russia

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Qualche centinaio di persone ha manifestato a pochi passi dal consolato russo si Milano contro l’omofobia nel paese di Putin e contro le persecuzioni del gay in Cecenia. È di queste settimane infatti l’inchiesta della Novaya Gazeta (il giornale di Anna Politkovskaja, giornalista russa uccisa qualche anno fa anche per i suoi servizi sulla Cecenia) che ha denunciato la presenza di campi di concentramento dove sarebbero rinchiuso qualche centinaio di omosessuali. Silenzio da parte delle autorità russe, mentre il presidente ceceno Kadyrov ha dichiarato che nella suo piccolo paese non ci sono gay e che ci fossero sarebbero puniti dagli stessi famigliari…

Si è partiti da queste agghiaccianti vicende per un presidio, con fiaccole, organizzato dai Sentinelli di Milano e con l’adesione di molte realtà dell’associazionismo LGBT milanese (anche Articolo 21 lombardo ha aderito ed era presente in piazza Esquilino). 

I manifestanti hanno lamentato che il presidio sia stato autorizzato a parecchie centinaia di metri dalla rappresentanza diplomatica russa. Fatto che non è avvenuto nel resto d’Europa dove manifestazioni simili sono state organizzate proprio davanti ai cancelli di ambasciate e consolate. Ma va detto che in tutti questi anni la questura milanese ha tenuto quanti manifestano per i diritti umani in Russia a debita distanza dai rappresentanti di Putin sul nostro territorio. I buoni rapporti tra Italia e Russia non si sono d’altronde mai incrinati in questi anni, malgrado la deriva del regime putiniano. Dal palco del presidio si è ricordato che il nostro paese fu tra i pochi a non boicottare la cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Sochi. Anzi l’allora Primo Ministro Letta passò intere giornate a stringere mani ai rappresentanti russi. A beneficio delle telecamere (e delle importazioni di gas).

I manifestanti hanno chiesto all’Italia di fare pressione sulla Russia perché si chiarisca quanto sta accadendo in Cecenia e hanno invitato a sostenere, anche economicamente, quanti si battono per i diritti degli omosessuali in Russia: https://www.lgbtnet.org/en/endonate

Alla manifestazione milanese ha partecipato anche Amnesty International che sta raccogliendo firme per fare pressione sul Cremlino e sul governo ceceno: https://www.amnesty.it/appelli/cecenia-uomini-sospettati-omosessuali-rapiti-torturati-uccisi/

A pochi passi dal consolato era presente un altro presidio di filo-russi che sventolavano bandiere del Federazione e invitavano a dire stop alla russofobia.

Dal presidio pro diritti LGBT nessuna polemica. Ma l’invito a non fare politica sulla pelle delle persone.


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