Berlino al voto. I risultati definitivi confermano la pesante sconfitta della coalizione Spd-Cdu. Successo di Afd e Linke

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I risultati definitivi delle elezioni regionali a Berlino, forniti dall’ufficio elettorale, confermano forti perdite per Spd e Cdu, l’ascesa di Afd, il sorpasso della Linke sui Verdi, il rientro dei liberali dell’Fdp nel Senato. L’Spd resta primo partito con il 21,6% (-6,7 rispetto al 2011) seguito dalla Cdu con il 17,6 (-5,7). Per i due partiti è il peggior risultato dal dopoguerra a Berlino. Seguono Linke con il 15,6 (+3,9), i Verdi con 15,2 (-2,4), Afd con il 14,2 (assenti 5 anni fa) e l’Fdp con 6,7 (+4,9).

I socialdemocratici si sono confermati il primo partito nella capitale tedesca, ma si tratta di una vittoria zoppa, che vede il consenso attorno al partito scendere dal 28,3% del 2011 al 21,6% di oggi, un calo di 6,7 punti percentuali. Molto male è andata alla Cdu, il partito di Angela Merkel, che già aveva subìto un brutto colpo con il voto di due settimane fa in Meclemburgo Pomerania, dove era stato scavalcato dalla destra populista. Mai a Berlino la Cdu era andata così male: 17,6% dei voti, 5,7 % in meno rispetto a cinque anni fa. Ha evitato solo l’onta di perdere la seconda posizione, ma perderà, verosimilmente, il suo posto nel futuro governo della capitale. Inoltre è il quinto risultato consecutivo con il segno meno nelle votazioni regionali e il terzo consecutivo nel quale Cdu e Spd non hanno più assieme la maggioranza. Un pessimo segnale per le politiche dell’autunno 2017 che potrebbero segnare la fine della Grosse Koalition (l’alleanza tra Cdu e Spd), alla guida del governo federale tedesco dal 2013, come anche tra il 2005 e il 2009. Nessuna sorpresa quindi che oggi Angela Merkel si presenterà davanti ai vertici federali del partito e davanti alla stampa, nel giorno in cui avrebbe dovuto partire per l’Assemblea Generale della Nazioni unite a New York.

Ma a questo scrutinio, come in quelli che l’hanno preceduto, tutta l’attenzione era rivolta all’Afd, il nuovo partito della destra xenofoba e populista, che farà il suo ingresso anche nel Parlamento regionale di Berlino (con questo voto è presente in 10 su 16 Landtag tedeschi), con una percentuale a due cifre, il 14,2%. I Verdi hanno perso leggermente consensi, al 15,2%, ma possono rallegrarsi poiché entreranno con tutta probabilità a far parte del futuro governo della città-stato. Ottimo il risultato della Linke, la sinistra radicale, che balza al 15,6% dall’11,7% del 2011. La Fdp, i liberaldemocratici tornano in Parlamento con il 6,7% (dall’1,8%). Verdi e Linke diventeranno probabilmente gli alleati della Spd per la formazione del futuro governo della capitale, dal quale uscirà la Cdu. Molto alta l’affluenza alle urne, del 66,9 %. Nel 2011 era rimasta al 60,2%. Come nei precedenti appuntamenti elettorali regionali e locali, l’alta affluenza ha sempre corrisposto a una importante affermazione dell’Afd, che è riuscito a mobilitare quegli elettori che erano rimasti lontani dalle urne. I 149 seggi del futuro parlamento regionale (Landtag) della città-stato di Berlino saranno ripartiti tra 6 partiti, uno in più di quello precedente. La maggioranza è di 75 seggi. Scompare il partito dei Pirati, che disponeva di 15 seggi, rientra la Fdp (liberaldemocratici) con 12 seggi. Fa il suo trionfale ingresso l’Afd, Alternative fur Deutschland, con 25 seggi. La Spd, primo partito, avrà 38 seggi, la Cdu disporrà di 31 seggi, la Linke conquista 27 seggi, come i Verdi.

Da jobsnews


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