E’ sulla credibilità che si sta spostando il consenso

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C’è una mossa micidiale che ha portato il M5S in pochi anni ai vertici della politica: l’autoriduzione dello stipendio dei parlamentari. Sembra un dettaglio, ma invece è l’elemento che ha centrato il bisogno di coerenza, diffusissimo tra gli elettori nei confronti degli eletti. Ora la domanda è chi ha il coraggio di sfidarli su questo campo.
Per adesso, non si vede alcun partito all’orizzonte che voglia adottare la stessa autoriduzione. Anche perché nella maggior parte dei casi, chi intraprende una carriera politica, lo fa per avere il denaro e privilegi del potere, con bagaglio di ideali molto leggero o assente. Lo stesso Renzi – che tutti danno come uomo di grande fiuto politico – su questo aspetto è carente. Basti pensare all’enorme errore di volere un aereo personale molto grande e costoso, proprio mentre la povertà delle famiglie aumentava drammaticamente. Dettaglio secondario?  Mica tanto. Perché è sulla credibilità che si sta spostando il consenso, a costo di rinunciare all’esperienza.

E allora? Allora occorre – soprattutto a sinistra – prendere in considerazione la riduzione di stipendi.
Magari destinando il ricavato ad interventi sociali, piuttosto che alla creazione di imprese, come hanno fatto i 5Stelle. E se Renzi fosse intelligente, sarebbe proprio da qui che partirebbe per risollevare le sorti personali e del PD dopo lo “sballottaggio” elettorale. Me lo vedo che in camicia bianca alla direzione del PD che dice ragazzi, ci si riduce tutti lo stipendio, perché troppi italiani stanno male e dobbiamo dare il buon esempio. Chi ci sta? (silenzio in sala). Scherzavo bischeri! (applauso).

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