Galimberti (Unci): “aberrazione giuridica che ignora la Costituzione”

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“La conferma della condanna di Flavia Mosca Goretta – accusata di essersi introdotta in una manifestazione non autorizzata per acquisire informazioni “che avrebbe potuto ottenere in altro modo” (!) è un segnale sinistro per l’informazione. In attesa della motivazione dei giudici della Cassazione, desta comunque sconcerto il fatto che sia stata ignorata la clausola di non punibilità dell’articolo 51 del codice penale, che prevede l’esclusione della pena quando chi ha commesso il fatto “ha esercitato un diritto o adempiuto un dovere”. Lo scrive in una nota il presidente Unci Alessandro Galimberti.
“Se il diritto a essere informati, e perciò a informare compiutamente, ha rango costituzionale – come ormai universalmente accettato nelle democrazie occidentali – è sorprendente che la magistratura di ultima istanza dimentichi di riconoscere il ruolo e la funzione costituzionale dei giornalisti, portatori di quel diritto, valutando inoltre discrezionalmente quello che il cronista
può/non può/dovrebbe fare. E’ evidente che contro una simile aberrazione giuridica l’Unci, che esprime piena solidarietà alla
collega di Radio Popolare, valuterà ogni possibile ulteriore ricorso in sede sovranazionale”.


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