Here’s to you, siamo tutti liberi di cantare con Amnesty International

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“Vi invito a cantare Here’s to you, a non dimenticare i Bartolomeo Vanzetti e i Nicola Sacco che ancora riempiono le carceri del mondo e spesso subiscono torture e violenza…”. Con queste parole e con la passione civile di una vita, Roberto Saviano ha deciso di mettere la faccia e di lanciare la nuova campagna promossa da Amnesty International contro la pena di morte e contro la tortura.

Quella canzone, composta da Ennio Morricone, fresco vincitore del meritato Oscar, accompagnava e si fondeva con le immagini e la narrazione di “Sacco e Vanzetti” il film di Giuliano Montaldo dedicato alla tragica vicenda dei due anarchici italiani uccisi dal boia di stato negli U.S.A. La loro storia, ancora oggi, è nel cuore e nella mente di chi, ogni giorno, si batte contro ogni tipo di abuso e violenza, per la tutela dei diritti politici e civili.

In occasione della presentazione dell’annuale rapporto redatto da Amnesty, Roberto Saviano, nel video inviato ai promotori, ha voluto ricordare i 43 studenti massacrati e fatti sparire in terra messicana, il carcere e le frustate inflitte dal regime saudita al blogger Raif Bafawi, la galera imposta dal governo cinese alla dissidenti Liu Xia e al marito.

Non ha dimenticato i nomi di Federico Aldrovandi, Stefano Cucchi, Riccardo Magherini, Giuseppe Uva, solo per citarne alcuni, morti mentre erano affidati alle “cure dello Stato”.

A questo elenco potremmo aggiungere Giulio Regeni e i tanti Giulio egiziani dei quali non conosciamo neppure il nome, oppure i giornalisti turchi costretti nelle galere di Erdogan, così come i massacri in atto in Siria, in Libia, nello Yemen, in Sudan… Per queste e per molte altre battaglie, Articolo 21 raccoglie l’appello di Amnesty e di Roberto Saviano ed unisce la sua voce a quella di chi ha scelto di cantare “Here’s to you”, con il legittimo orgoglio di sapere che, tra i garanti di questa associazione, c’è proprio quel Giuliano Montaldo, dall’alto per il proprio amore per la libertà e la costituzione, ci ha insegnato a non dimenticare chi si è battuto per la dignità di tutte e di tutti, da “Giordano Bruno” a “Sacco e Vanzetti”.


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