Senza “il Tacco” zoppichiamo tutte

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Da due mesi “Il tacco d’Italia” di Marilù Mastrogiovanni non è online. Hackerato. Chi sta imbavagliando un giornale che è sempre sotto attacco, perché racconta le verità del suo Sud?
Marilù Mastrogiovanni, la direttrice del Tacco d’Italia, è al lavoro per far tornare online il suo giornale. Contro tutti, perché sono tanti quelli che hanno cercato di far tacere questa voce.
Nelle ultime settimane erano giunte al nodo alcune delle tante vicende giudiziarie contro il Tacco: l’archiviazione dell’ultima delle numerose querele di Tiziana Scarlino, figlia del boss di ‪Taurisano Pippi Calamita e moglie dell’imprenditore Gianluigi Rosafio; la richiesta di archiviazione da parte del PM della querela degli imprenditori Pasquale Muccio e Maria Domenica Rizzello, per l’inchiesta sulla speculazione edilizia a ‪Salve; la richiesta di archiviazione da parte del PM della querela di Diego Della Valle per l’inchiesta sul caporalato industriale nel calzaturiero salentino e l’inchiesta da cui è scaturita l’indagine della Procura su Tap.Poi, l’hacheraggio. Il sito distrutto.

GiULiA è al fianco di Marilù e delle colleghe e dei colleghi del Tacco: questa è l’informazione che ci piace, l’informazione di cui abbiamo bisogno.


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