Fichi secchi

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Licenziamenti subito, tutele a babbo morto. Senza fondi adeguati per i percorsi di sostegno e rioccupazione dei licenziati, il Jobs Act renziano mostra il suo vero  fine: procedere subito ad una svalutazione del lavoro per rendere più “cinesi” le imprese che non investono in innovazione, ma sperano di salvarsi con lavoro intensivo e ricattabile.
Se manca il reintegro per il licenziamento ingiusto e un’organizzazione seria per il sostegno e il reimpiego degli espulsi, l’unico risultato sarà far scaricare sui lavoratori tutte le anti-competitività del sistema produttivo. Insomma, bastonare i più deboli, per non disturbare i più forti.

Infatti, è nella sequenza il trucco. Perché in una riforma seria, prima costruisci le nuove garanzie e poi togli le vecchie. Qui, si vuole smantellare lo Statuto dei lavoratori con i fichi secchi. Ma tutto questo è di sinistra? No, ma Renzi guarda la somma del consenso, non la sua composizione. E scambia senza problemi  i voti in uscita da sinistra, con quelli in entrata da destra, purché il bilancio sia in attivo. Alla faccia dei gufi e dei tesserati in fuga.
E’ il carisma, bellezza.

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