Giornalismo sotto attacco in Italia

Calcio. Striscione “Varriale maiale” in Juventus-Cagliari

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La scritta esposta nella partita a Torino, lo stadio fischia e gli ultrà la tolgono. Identificato e denunciato l’autore, solidarietà al giornalista

“Varriale maiale”: questo lo striscione esposto allo stadio di Torino domenica scorsa, 18 giugno, contro il giornalista sportivo della Rai Enrico Varriale. La scritta è comparsa nel secondo tempo di Juventus-Cagliari insieme alla dicitura “Speziale libero”. Immediata la reazione della maggioranza degli spettatori, che hanno fischiato gli ultrà costringendoli a ritirare lo striscione. La Digos ha identificato e denunciato l’autore del gesto.

Enrico Varriale era stato promotore di una iniziativa anti violenza invitando i tifosi a indossare una maglia con la scritta “siamo tutti Raciti” nel corso della partita Napoli-Catania per onorare Filippo Raciti (il poliziotto ucciso nel 2007 negli scontri fuori dallo stadio catanese tra forze dell’ordine e ultrà, per cui è imputato Antonio Speziale). Le frange estreme del tifo juventino non hanno gradito l’invito di Varriale ed hanno esposto lo striscione contro il giornalista, un insulto anticipato nei giorni precedenti su Twitter con l’hashtag #varrialemaiale.

A fine partita l’autore del gesto è stato fermato e denunciato e nei suoi confronti è stato chiesto il DASPO, il divieto di partecipazione a eventi sportivi.

“Sporcare la festa dello scudetto della Juve è un atto di straordinaria imbecillità”, ha commentato Varriale. Numerosi gli attestati di solidarietà al giornalista. “Le società prendano le distanze dalle frange più violente delle tifoserie”, chiede l’Unione Sportiva delle ACLI. Il CdR di RaiSport e l’Usigrai condannano gli autori “delle scritte offensive e infamanti” mentre la Direzione di RaiSport sollecita prevenzione e vigilanza “per impedire che il lavoro dei giornalisti sia denigrato e oggetto di aggressioni”.

GM

Da ossigenoinformazione.it

La scritta esposta nella partita a Torino, lo stadio fischia e gli ultrà la tolgono. Identificato e denunciato l’autore, solidarietà al giornalista

“Varriale maiale”: questo lo striscione esposto allo stadio di Torino domenica scorsa, 18 giugno, contro il giornalista sportivo della Rai Enrico Varriale. La scritta è comparsa nel secondo tempo di Juventus-Cagliari insieme alla dicitura “Speziale libero”. Immediata la reazione della maggioranza degli spettatori, che hanno fischiato gli ultrà costringendoli a ritirare lo striscione. La Digos ha identificato e denunciato l’autore del gesto.

Enrico Varriale era stato promotore di una iniziativa anti violenza invitando i tifosi a indossare una maglia con la scritta “siamo tutti Raciti” nel corso della partita Napoli-Catania per onorare Filippo Raciti (il poliziotto ucciso nel 2007 negli scontri fuori dallo stadio catanese tra forze dell’ordine e ultrà, per cui è imputato Antonio Speziale). Le frange estreme del tifo juventino non hanno gradito l’invito di Varriale ed hanno esposto lo striscione contro il giornalista, un insulto anticipato nei giorni precedenti su Twitter con l’hashtag #varrialemaiale.

A fine partita l’autore del gesto è stato fermato e denunciato e nei suoi confronti è stato chiesto il DASPO, il divieto di partecipazione a eventi sportivi.

“Sporcare la festa dello scudetto della Juve è un atto di straordinaria imbecillità”, ha commentato Varriale. Numerosi gli attestati di solidarietà al giornalista. “Le società prendano le distanze dalle frange più violente delle tifoserie”, chiede l’Unione Sportiva delle ACLI. Il CdR di RaiSport e l’Usigrai condannano gli autori “delle scritte offensive e infamanti” mentre la Direzione di RaiSport sollecita prevenzione e vigilanza “per impedire che il lavoro dei giornalisti sia denigrato e oggetto di aggressioni”.

GM

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