Libertà di stampa: l’Italia migliora

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Il nostro Paese risale di nove punti nella classifica mondiale. Scendono gli Stati Uniti, dopo il caso Datagate. Ultimo posto per la Siria.

Da Paese “con problemi sensibili” a Paese con una situazione “piuttosto buona”. Migliora lo stato della libertà di stampa in Italia, una notizia che non si riusciva a dare ormai da diversi anni. Lo rivela il rapporto per il 2014 di Reporters sans frontières (Rsf), presentato a Parigi. Nove i punti ripresi dal nostro Paese, che sale al 49esimo posto sui 180 totali.

Peggiorano invece gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, colpa soprattutto dell’atteggiamento rispetto alle rivelazioni sul Datagate della talpa Edward Snowden. In fondo alla lista la Siria, uno dei Paesi più pericolosi al mondo per i giornalisti, che precede solo Turkmenistan, Nord Corea ed Eritrea.

Nell’Europa meridionale, secondo Rsf, «l’unica evoluzione positiva si verifica in Italia, che è finalmente uscita da una spirale negativa e sta preparando una legge incoraggiante per depenalizzare la diffamazione a mezzo stampa». In Europa, Finlandia, Paesi Bassi e Norvegia si sono confermate come trio di testa.

Da voltapagina.it


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