L’Europa batte un colpo. Caffè del 4 febbraio

0 0

Grazie, alla commissaria Malstrom, svedese, 45 anni, ha presentato un rapporto sul costo della Corruzione in Europa: 120 miliardi. Ha detto che in alcuni paesi – guarda caso Spagna e Grecia – le cose stanno precipitando, ma ha ribadito, con fermezza, che il grande malato resta l’Italia.

“Corruzione, peso da 60miliardi” titola il Corriere. E’ proprio così, la metà della corruzione europea è in Italia. Un investitore su 2 ritiene che il fenomeno sia grave o molto grave, 4 imprese su 20 sono direttamente danneggiate da “troppi conflitti d’interesse, leggi ad personam, una giustizia lenta”.  Lo scrivo da mesi ,il vero spread  per l’Italia è la corruzione, che alimenta mafie e inefficienza, coltiva una rete pervasiva di clientele, scoraggia innovazione e merito.

Proprio ieri in Antimafia, ascoltavo, scoraggiato, due esponenti del Partito Democratico che duettavano con il ministro dell’interno Alfano. Lumia e Garavini, sono anziani della Commissioni e quindi parlano sempre per primi e a lungo. “Pene più severe per i mafiosi”, chiedeva Lumia. Cogliere l’occasione del semestre di presidenza europea, faceva eco Garavini.  Quasi passavano sotto silenzio la permanente ostilità di Angelino al reato di auto riciclaggio, che i magistrati antimafia sollecitano a ogni piè sospinto. Il trasferimento poco tempestivo del prefetto di Reggio Calabria, il cui consiglio municipale è stato sciolto per mafia. E il conflitto d’interessi di un ministro dell’interno che frequenta politici indagati, e non ancora condannati, per mafia.

Non voglio far polemica. A me basta che il Parlamento reintroduca il falso in bilancio, punisca l’auto riciclaggio e soprattutto approvi una legge che interrompa lo scorrere dei tempi della prescrizione, almeno dopo il giudizio di primo grado. Perché è questo il modo di continuare il lavoro di Falcone e Borsellino. Mettere sotto scopa quanti con le mafie prosperano, fanno affari, corrompono, lucrano della corruzione diffusa e dell’inefficacia dei controlli. In fondo tutto cominciò dalla consapevolezza del giudice Chinnici che i killer erano solo la parte emergente dell’iceberg. 40 anni dopo sembriamo colpiti da una strana amnesia.

Ancora Europa. Lo Stato Italiano è insolvente, paga i suoi debiti in media solo dopo sei mesi, anziché dopo due come avviene ovunque. “Letta fuori i soldi”. “Stato insolvente” titola il Giornale; e ha ragione. Sarebbe bastato che Letta negasse a Berlusconi il regalo dell’IMU, per pagare le imprese medie e piccole che hanno bisogno di liquidità per sopravvivere.

Repubblica torna sul Movimento 5Stelle, ma sbaglia titolo. “Tutti contro Grillo: barbarie”. Tutti chi? Letta, Tg1, Boldrini? Ieri a 8 e ½ ho sentito Freccero tessere l’elogio di Ale Di Battista, che a me sembra un replicante. A Piazza pulita, Padellaro affermare che i 5Stelle fanno opposizione, finalmente. Al Tg, Mentana che faceva il terzista: esagerano loro, “i cittadini”, ma anche chi li attacca. Intanto Berlusconi continua a tacere, preferisce sacrificare il vitello buono in onore di Casini e lasciare che il Giornale stigmatizzi “gli insulti a senso unico”, o gongoli per la volgarità di quel tale Rocco Casalino che, per punire la Bignardi, nuora di Adriano Sofri le ha chiesto: “come si sente tuo figlio ad avere un nonno mandante di un assassino?”.

Diciamolo francamente. M5S ha trovato un mondo autorevole e influente di tifosi, a sinistra e a destra. In odio al Pd, che questo mondo considera – l’ha ben detto Freccero – il partito del regime, responsabile di ogni malefatta e autoritario. Non mi nascondo le colpe del Pd, denuncio la follia delle larghe intese, l’appiattimento sui decreti del governo, la tendenza a spartirsi posti di sotto potere spingendo spesso la politica, come la spazzatura, sotto il tappeto. Ma non condivido questa corsa, corriva, ad applaudire Di Battista o la Lupo.

Non è vero che i ragazzi a 5Stelle fanno buona politica ma esagerano un po’. Non fanno politica, perché Grillo e Casaleggio glielo impediscono, e quindi esagerano. Per combattere il decreto IMU – Bankitalia si sarebbero dovuti usare gli argomenti di Tocci – ho ritwittato, ieri, il suo intervento al gruppo Pd del Senato, da metà gennaio pubblicato sul mio blog -. Non far credere che il governo abbia tolto “il pane ai cittadini” (Di Battista) per regalare 7miliardi alle banche. O lasciare intendere che sarebbero in pericolo persino le riserve della Banca d’Italia.

Temo la sinistra dei professori che restano sul balcone a dar lezioni. Per loro Antonella Monastra, che è riuscita a superare lo sbarramento delle tessere e porterà la politica nel congresso siciliano del Pd, non merita uno sguardo. Invece la “programmazione neuro linguistica” di Casaleggio gli sembra geniale contaminazione di generi diversi, casino alla Camera, insulti in rete, intimidazione dei giornalisti, aggressioni e vittimismo. Una solidarietà pelosa e paternalistica.

Finisco. Sono da sempre contrario al premio al primo turno perché favorisce le ammucchiate. Ma se chi ha distrutto l’Italia, cioè Berlusconi, riesce a riunire Salvini e Crosetto, Formigoni e Casini e Storace, e poi supera il 37 per cento dei voti validi, beh si sarà meritato di governare. Non possiamo vincere per legge.

Da corradinomineo.it


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21