Beni confiscati e economia illegale

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di Giulia Bartolini

Berlino –   Studiosi, magistrati, investigatori e esponenti delle istituzioni si sono dati appuntamento in Germania, a Berlino, per “conoscere l’economia illegale e la sua diffusione tra la popolazione europea, accentuare la conoscenza e lo studio dei crimini finanziari, analizzare il ruolo della società civile nel contrasto al crimine organizzato” . La due giorni di seminari e dibattiti del 6 e 7 febbraio scorso fa parte del percorso “TIE – Tackling Illegal Economy” coordinato da Libera che ha  l’obiettivo di promuovere, incentivare e diffondere metodologie di contrasto sociale all’economia illegale con l’obiettivo specifico di creare partnership tra società civile, realtà accademiche ed istituzionali, di promuovere buone pratiche sul riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata e di sensibilizzare la società civile su queste tematiche. Le tavole rotonde  si svolgono in cinque città europee e sono organizzate dalle associazioni partner del progetto. Le realtà coinvolte sono European alternatives France, European Alternative UK, Alda con sede a Strasburgo, Bibo con sede a Stara Zagora e Mafia? Nein danke! che ha organizzato e coordinato l’incontro di Berlino… Leggi tutto su liberainformazione.org


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