A chi giova Giovanardi?

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Nel modenese una “poco più” di bambina è stata stuprata da un branco di suoi coetanei. I “giornali” precisano che i maschi(etti) stupratori appartengono a “buona famiglia”: è virgolettato che assume “plusvalore” di cronaca nella cronaca. Infatti è probabilmente rispetto a questo “plusvalore” che il sen. Giovanardi, membro (a dispetto dei televisivi anni ’60 che censuravano il termine) di più giunte, ma che fino al 2011 fu perfino responsabile di governo per la famiglia (!) è puntualmente tornato agli “onori” di (questa) cronaca. Chiunque ha il diritto d’esprimersi a proprio uso e consumo, ma chi istituzionalmente rappresenta il popolo tutto non può (e non deve) dar fiato al suo personalissimo chiunque! Il soggetto ha pubblicamente proclamato che il fatto non deve meravigliare (?!) perché stante il fatto che il sesso è ormai diventato un bene di consumo molti lo ritengono come bere un bicchier d’acqua …

Corrisponde al vero che il sesso è bene di consumo, ma lo è fin dall’albore della vita, mica dall’invenzione canonica del “rato e consumato” negli atti coniugali e men che meno dall’oggi dispregiativo del senatore della Repubblica! Le mostruose attività di miserabili delinquenti (chiamati pure di “buona famiglia” così cara a Giovanardi) proseguono esponenzialmente a consumare il male molto probabilmente perché istituzionalmente non s’è loro saputo insegnare il piacere di consumare il bene, ma non solo: ci sono buone possibilità che siano anche stati allevati da chi, di fatto, instilla in loro falsa, bugiarda e ipocrita natura per quanto concerne bene e male. Gioverebbe non poco fruire di sane politiche per famiglie sane, figuriamoci per quelle minate da fatti criminali, ma allo stato dei fatti siamo lontanissimi dalle une e dalle altre. Per ricordarcelo ogni tanto interviene Giovanardi, al momento più giovamento per stupratori che per le loro vittime…


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