Premio Giuntella a Tizian: “È giusto dedicare questo premio ai bravi colleghi precari che lavorano contro la Mafia”

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“È giusto dedicare questo premio ai bravi colleghi precari che lavorano contro la Mafia. Questo premio è per loro. È una speranza per la calabria”. Lo ha deto Giovani Tizian, giornalista de l’Espresso, nel ricevere il premio ‘Paolo Giuntella per la libertà di stampa assegnatogli da Articolo 21 durante l’assemblea nella sede dell’Inpgi a Roma. “‘In calabria – ha detto Tizian – non esiste la redazione dei quotidiani nazionali Bisogna ragionare sulle minacce bianche, le querele, le richieste di risarcimento, sono queste le nuove frontiere delle minacce. Non è possibile passare anni a difendersi da accuse infondate, vincere e non ottenere nulla dalla controparte. Questo premio è dedicato a tutti i giornalisti che continuano anche nella precarietà a combattere nonostante le minacce”.  Questa la motivazione del premio : “Mi chiamo Giovanni Tizian, e non sono un eroe sono un giornalista”. Sono le parole con cui Giovanni Tizian si presentava ai microfoni quando gli fu assegnata la scorta per le sue inchieste contro la mafia. Premiamo Giovanni perché ha squarciato il muro di gomma della criminalità in una zona, l’Emilia Romagna, che sembrava immune dall’inquinamento mafioso e ‘ndranghetista. “La nostra guerra non è mai finita”. Così ha titolato il suo ultimo libro. Sapere che a combattere questa guerra ci sono giornalisti coraggiosi e umili come lui ci dà una speranza per un futuro migliore”.

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