Il Messaggero denuncia intimidazioni contro giornalisti ed editore

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OSSIGENO – Roma, 26 aprile 2013 – Varie azioni di protesta contro Francesco Gaetano Caltagirone, editore de “Il Messaggero”, si sono tenute nei giorni scorsi nella capitale: a criticare l’imprenditore e il suo giornale sono stati dei gruppi che manifestano per il diritto alla casa, rivendicando la legittimità di alcune recenti occupazioni di edifici, alcuni dei quali proprietà di Caltagirone.
Il quotidiano considera queste proteste intimidazioni nei confronti del lavoro e dell’indipendenza dei giornalisti e lo ha scritto il 25 aprile in un commento pubblicato in prima pagina intitolato appunto ‘Il giornalismo e le intimidazioni’. Nell’articolo venivano descritti tre episodi, uno di fronte l’abitazione dell’editore e due davanti la sede del giornale, con i manifestanti che issavano, ha scritto il quotidiano, “cartelli minacciosi all’indirizzo di questo storico giornale”. Le azioni, scrive ancora “Il Messaggero”, “puntano ad impedire il libero esercizio dell’attività giornalistica e di questa redazione, contestandone l’autonomia di informazione e di opinione […] confondendo la libera e indipendente professione giornalistica riconosciuta da sempre al Messaggero, con la legittima e trasparente attività dell’editore”.

Solidarietà ai giornalisti del quotidiano è stata espressa da vari rappresentati delle istituzioni, come il segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio Claudio Di Berardino, il presidente della Camera di Commercio di Roma Giancarlo Cremonesi e diversi esponenti politici: da Paolo Gentiloni (Pd) all’ex sindaco Walter Veltroni, all’attuale primo cittadino Gianni Alemanno, che ha definito in una nota gli episodi “un fatto grave e inaccettabile”. “La libertà di stampa va difesa e mai offesa, perché è un diritto inalienabile che ogni paese democratico, moderno e civile ha il dovere di assicurare”, ha scritto invece il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti.

Ossigeno per l’informazione, ha dichiarato Alberto Spampinato, esprime solidarietà ai giornalisti de “Il Messaggero” e invita chi ritiene di esprimere critiche ed osservazioni sulla linea editoriale del giornale e sul contenuto degli articoli a farlo nelle forme proprie di una società democratica e di uno stato di diritto, proponendo precisazioni e rettifiche e astenendosi da ogni azione che anche indirettamente possa sembrare intimidatoria, da ogni forma di protesta che anche lontanamente possa essere paragonata allo squadrismo, all’operato di chi vuole far valere le proprie ragioni con la violenza.

MF


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