Corrado Guzzanti, se una petizione allunga la vita (della satira)

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Gentile direttore Corradino,
mi chiamo Maria Teresa Borsò e ho firmato la petizione per la libertà di espressione di Corrado Guzzanti. Sono felicissima del successo ottenuto da questa petizione e la ringrazio molto per averla lanciata e sostenuta. Sono d’accordo che le battaglie civili è meglio farle che non perderle per non averle fatte. E le battaglie civili da fare nel nostro ristretto e ottuso mondo sono tantissime. Grazie tantissime.
Maria Teresa Borsò

Questa è una delle tantissime lettere che abbiamo ricevuto per la petizione a sostegno di Corrado Guzzanti e de la7 denunciata dall’associazione telespettatori cattolici (Aiart) per aver trasmesso il programma del comico romano. L’accusa era vilipendio della religione. Su change.org, un’ottima piattaforma dove chiunque può lanciare una petizione, abbiamo chiesto ai navigatori del web di sottoscrivere un appello per chiedere all’Aiart di ritirare la denuncia. 54.815 firme, tante sono quelle arrivate a Change.org da ogni parte d’Italia da cittadini, allarmati per il rischio di sospensione del programma. Fan di Guzzanti ma anche tanti che non impazziscono per il comico romano ma che trovavano inquietante il rischio di un ennesimo bavaglio alla libertà di satira. Non sappiamo se la decisione dell’Aiart di ritirare la denuncia sia conseguente alla nostra petizione. Sappiamo però che per una settimana su siti, blog e social network è rimbalzata la scritta “Nessuno tocchi Guzzanti”, un messaggio che non deve essere passato inosservato… Quindi grazie a Maria Teresa e a tutti coloro che hanno firmato l’appello. Grazie e con una raccomandazione: teniamo gli occhi aperti perchè la censura, e i tentativi di imbavagliare la liberta di espressione sono sempre in agguato, indipendentemente da chi governa. E l’opinione pubblica non può restare indifferente.

Stefano Corradino


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