Anticorruzione per interdetti

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di Nadia Redoglia
L’ex papi premier imputato (anche) per concussione e prostituzione minorile, presente in questi giorni in aula, si difende giurando che a casa sua ci fu «Nessun rapporto intimo, mai scene sessuali» e che la signorina Ruby sostenne (e per lui, capo di governo da G8, fu più che sufficiente?!) d’essere maggiorenne cittadina egiziana imparentata con Mubarak. E’ evidente che il (ventennale) predecessore di Monti è ancora convinto che l’italico popolo sia rimasto fermo nell’aula di seconda media tra gli scolari che, frequentandola per obbligo, hanno giusto l’obiettivo d’attendere la campanella d’uscita per correre a rimpinzarsi nel fast food e nei drive-in.

Ci serve (purtroppo) questa premessa per entrare nel merito del criterio buono a prepararci la legge che uomini di buona volontà (compresi quelli europei) pretendevano essere “anticorruzione”, però sul serio. Ma dai! Oltre alle palesi incongruenze, soprattutto eccepite dagli autorevoli e onesti conoscitori del significato e significante di c-o-r-r-u-z-i-o-n-e, ne spicca una che è proprio paradossale: non si possono fare intercettazioni sul traffico d’influenze e voto di scambio. Stante l’impossibilità di dimostrare in altro modo lo stupro della democrazia, a meno di non scortare ai seggi milioni d’elettori (?!), è ovvio che chi possiede più quattrini e/o più potere potrà disporsi liberamente, quanto impunemente, nel proseguire a comprarsi il voto per governare!

A questo punto ci chiediamo se non sia veramente più serio omologare per legge che gli italiani si sono intellettualmente fermati ai banchi della seconda media e, conseguentemente, si scongiurerà il voto di scambio per la semplice ragione che quell’età è ancora interdetta al voto!


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