Bologna: per non dimenticare mai

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E’ la prima volta che mi trovo a Bologna per commemorare la strage del 1980, e già questa considerazione mi provoca un’emozione forte. Sono le 8.00 del mattino e nel cortile del Comune c’è già tanta gente, tutti con un fiore bianco sul petto. Il primo che incontro e saluto con affetto  è Paolo Bolognesi il Presidente dei famigliari delle vittime che, con il suo solare benvenuto mi appunta sul bavero della giacca il fiore
bianco come tutti  i parenti delle vittime.

Veniamo accolti nella stanza del Consiglio Comunale per il benvenuto del
Sindaco, del Presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime e
del Ministro Cancellieri… una cerimonia dovuta,
per tutti quei parenti delle vittime di Bologna e non solo, che arrivano da tutta Italia.

ore 9.15 – Nella Magnifica Piazza Nettuno, c’è il concentramento con i
Gonfaloni delle città e partenza del corteo lungo via dell’Indipendenza.
Il Sindaco partecipa al corteo assieme alle altre autorità.

Un percorso di centinaia se non migliaia di persone che seguono il corteo
per ricordare quel tragico giorno. E’ un’emozione continua, ogni passo che
si percorre per le strade della città e un susseguirsi di piccole
emozioni, poi in un angolo della strada un gruppo di bambini e bambine
stranieri, forse indiani, applaudono i famigliari delle vittime
mostrando cartelli con la scritta “no alla violenza”. Talmente
puri da meritarsi un applauso a loro volta.

Alle ore 10.10  a  Piazza Medaglie d’Oro: “Suoni di Memoria” con la
particolare partecipazione degli studenti della Scuola Media di
Marzabotto.
Alle 10,25 un minuto di silenzio in memoria delle vittime e
gli interventi del Presidente dell’Associazione Familiari Vittime della
Strage, Paolo Bolognesi e del Sindaco di Bologna Virginio Merola. Su questo
palco, il Presidente Bolognesi nel suo interessante discorso,
sottolinea come nessun regista abbia mai raccontato di Mario Amato, eroico
magistrato lasciato solo ad  indagare sui rapporti tra eversione
neofascista e settori deviati dello Stato. E quando dice che qualcuno che
ricorda  ancora  c’è, ( il breve cortometraggio sulla storia  di
Alessandro  Caravillani,  studente  di diciassette anni, ucciso durante
una  rapina da Francesca Mambro) e fa il mio nome, in quel momento ho
la sensazione che le difficoltà per raccontare quella storia sono
anche riconosciute da persone che non conosci.

La cerimonia continua, alle ore 10.50 – Primo Binario – Stazione di
Bologna, la deposizione di corone alla targa che ricorda il sacrificio del
ferroviere Silver Sirotti deceduto nella strage del treno Italicus.

ore 11.15 – Piazzale Est – Stazione di Bologna: partenza del treno
straordinario per San Benedetto Val di Sambro, deposizione di corone alle
lapidi che ricordano le vittime degli attentati ai treni Italicus e 904
Napoli-Milano.
Interventi del Sindaco di San Benedetto Val di Sambro Gianluca Stefanini,
del rappresentante dell’Unione Vittime Stragi Manlio Milani, e del
Vicepresidente della Provincia di Bologna Giacomo Venturi.
11.40 – Piazzale Cotabo – Via Stalingrado 65/13: deposizione di corone al
monumento in ricordo dei tassisti deceduti il 2 agosto 1980.

E cosi via fino ad arrivare alle ore 21.15 – Piazza Maggiore dove c’è
stato il Concorso internazionale di composizione 2 agosto – XVIII
edizione. Riservato a partiture violino ed orchestra sinfonica eseguite
dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna.

E’ stata una giornata da non dimenticare con la forza e la voglia di
continuare per noi e per le nuove generazioni a ricordare sempre e a non
dimenticare mai.

Grazie a Bologna.


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