Rai: polemiche su compenso a dg Gubitosi

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“Dal nuovo Cda delle Rai ci aspettiamo molto. Proprio per questo ci dispiace che il suo primo passo sia stato un passo falso”. Lo dice Matteo Orfini, responsabile Cultura e informazione del Pd, riferendosi al trattamento economico per il nuovo dg Rai. Nel ruolo e’ stato recentemente nominato Luigi Gubitosi. “Da mesi- continua Orfini- segnaliamo l’assurdita’ delle retribuzioni dei top manager della Rai e della fascia piu’ alta dei profili giornalistici a fronte dei continui sacrifici richiesti a lavoratori e precari per risanare l’azienda. Avevamo chiesto al precedente Cda, a Lorenza Lei, all’Adrai se non ritenessero opportuno valutare un gesto di responsabilita’ intervenendo sugli squilibri delle retribuzioni. Non abbiamo ottenuto risposte”. Orfini sottolinea poi che all’interno del partito “ci saremmo aspettati che i nuovi vertici ripartissero da qui. Invece, a quanto si apprende, la retribuzione del nuovo direttore generale e la modalita’ contrattuale prescelta per la figura al top del management appaiono ancor piu’ incredibili in una fase in cui al Paese si chiedono sacrifici”. Cio’ detto, “speriamo davvero, nell’interesse dell’azienda e della sua credibilita’, che queste scelte si possano cambiare”, conclude il responsabile Cultura del Pd.

”Anche in Rai vige la regola matematica che invertendo l’ordine degli addendi la somma non cambia. Lo stipendio da capogiro e il tipo di contratto da top manager del nuovo direttore generale Gubitosi ne sono la conferma”. A dichiararlo il capogruppo dell’Italia dei Valori in Vigilanza Rai, Pancho Pardi. ”Il problema del Se(r)vizio pubblico sono le regole che ne governano la gestione e le scelte – prosegue Pardi -. Fin quando queste non cambieranno tutto rimarra’ paralizzato e la Rai continuera’ la sua discesa impietosa verso il baratro. Per non parlare del fatto che da una persona tanto declamata dal ‘governo del rigore’ ci saremmo aspettati un gesto di umilta’ in un momento di crisi come questo, in cui anche in Rai vigono tagli e ridimensionamenti del personale. Gubitosi e’ in tempo per cambiare idea, lo faccia e dia l’esempio. Dopo pero’ – conclude Pardi – la politica alzi i tacchi e consegni la Rai a veri professionisti che hanno a cuore un servizio reso a chi lo paga, i cittadini”.

”Con la crisi devastante che c’e’, certi stipendi sono uno schiaffo in faccia ai lavoratori, ai loro esigui salari, ai precari e alle migliaia di persone che perdono il posto di lavoro a causa della crisi. Il nuovo cda della Rai, anziche’ portare avanti sbagliatissime scelte come questa, dovrebbe intervenire tagliando i costosissimi appalti esterni, i compensi delle ”strapagate” star del piccolo schermo e regolarizzare i moltissimi lavoratori precari dell’azienda”. E’ quanto dichiara Alessandro Pignatiello, della Segreteria nazionale del Pdci, in merito alla retribuzione del nuovo direttore generale RAI Gubitosi.


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