Cotti e mangiati

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di Nadia Redoglia
Hanno detto che erano cotti, che gli altri erano più freschi e loro troppo generosi (discutibile paragone: a freschi di solito s’antepone almeno uno “stantio”), che non sono mai stati in partita (detto proprio da Buffon, a uno viene pur spontaneo chiedersi se lui, per caso, mica stava ancora là ove si vendono sigarette e francobolli?!). Al momento, dalla nazionale non sono giunti dispacci tipo (butto là) “colpa delle congiunzioni astrali in sintonia coi rossi e dunque avverse agli azzurri (già sentita questa…) e ciò fa loro onore.  Al nostro attivo, da parte di certa informazione pubblica -ovvero foraggiata dallo Stato, dunque da tutti noi-  a oggi risulta giusto un “Monti ha portato sfiga”. Ma siccome che ‘sta pubblica informazione è la stessa che, vincendo l’Italia contro la Germania, titolò: “VaffanMerkel” e “Ciao ciao culona” ci par evidente, in uno Stato fatto da persone civili, che non è il caso di tenerne conto… (O sì?!)
Quante palle, pardon, palloni!  Hanno vinto i migliori e, in quanto tali, si sono mangiati i cotti

Ora a ristorazione terminata, a dei piacendo, possiamo finalmente tornare alla tabaccheria (ovvero roba seria) dove c’eravamo fermati?! Ché c’era pure gente che temeva, vincendo l’Italia, che il tutto si sarebbe risolto in:  “passato (conclamato) lo santo, gabbata la festa (della giustizia)”


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