FIRMA L’APPELLO “All different all equal”

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C’è tutto, tutto quel che servirebbe, è tutto lì, nella Costituzione della Repubblica Italiana E’ indubbia una recrudescenza di intolleranza e demonizzazione del “diverso”. Anni di qualunquismo hanno propagandato la correttezza dell’omologazione come valore indispensabile al successo e alla realizzazione di cliché stereotipati. Diverso colore della pelle, diversa religione, diverso orientamento sessuale. Era questo che intendevano i padri costituenti?
Quell’art. 3 della Costituzione che recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.” viene sistematicamente disatteso proprio quando quelle differenze, che in un paese evoluto dovrebbero essere considerate una ricchezza, sono più marcate ed evidenti. Cercheremo durante il meeting di comprendere le ragioni della demonizzazione del “diverso” e la conseguente privazione dei diritti. Vogliamo dire basta ad ogni forma di discriminazione, ad ogni forma di violenza perpetrata verso le fasce più deboli del tessuto sociale. Ne è triste cronaca degli ultimi anni il fenomeno del femminicidio odioso sintomo della riduzione a carne da macello di donne troppo spesso considerate solo una proprietà. Sono molti i diritti di cui la collettività deve farsi carico di difendere e salvaguardare, perché la tutela del diritto del singolo deve diventare una priorità di tutti.

• Crediamo che ogni persona abbia il diritto di amare anche persone dello stesso sesso senza per questo essere discriminata;
• Crediamo che la dignità umana deve essere rispettata e tutelata.
• Crediamo che ogni persona ha diritto alla libertà e vivere la sua vita in sicurezza.
• Crediamo che ogni cittadino debba essere uguale davanti alla legge senza distinzioni.
• Crediamo fortemente nell’art. 11 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea in tema di Libertà di espressione e d’informazione:

1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera.

2. La libertà dei media e il loro pluralismo sono rispettati. Amore, salute, dignità, lavoro, ma anche giustizia. Il diritto di uno sia per sempre il diritto di tutti senza distinzione di sesso, razza, colore della pelle o l’origine etnica o sociale, uguale anche se con caratteristiche genetiche diverse, con diversa lingua, religione o convinzioni personali. Diritto all’eguaglianza a prescindere dalle opinioni politiche, l’appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali. Non esiste il mondo gay, come non esiste il mondo bianco, o nero, rifuggiamo ogni definizione di mondi paralleli, mondo islamico o cristiano, non vogliamo il mondo femminile o maschile. Esiste un solo mondo, capace di ospitarci tutti e tutti insieme. Affronteremo con dibattiti, workshop, spettacoli, conferenze e proiezioni gli aspetti vari e variegati dell’argomento, senza spazio per il gossip e senza cercare sensazionalismi. Desideriamo che il Meeting sia un momento di riflessione globale da cui far uscire un documento condiviso tra tutti coloro che credono nella diversità come patrimonio universale dei popoli e delle culture.

PRIMI FIRMATARI:
Sandra Bonsanti, Stefano Caretti, Stefano Corradino, Arturo Di Corinto, Tommaso Fulfaro, Alessandro Gilioli, Giuseppe Giulietti, Federico Orlando, Paolo Patanè, Vanni Piccolo, Vincenzo Vita


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