I Tg e i ballottaggi: quando i numeri sono una “variabile”

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I Tg di lunedì 21 maggio 2012 – In un Paese democratico c’è ripulsa per le dittature,  anche verso quella dei numeri. I Tg di un Paese democratico faticano così ad accettare e fotografare i numeri del ballottaggio delle amministrative. Nessuno, ovviamente, “nega” l’affermazione del centro sinistra, la pratica scomparsa della Lega, l’evaporazione del Pdl e le penne bagnate del Terzo Polo. Quasi tutti a centro edizione riportano le tabelle con i 99 comuni conquistati del centro sinistra, a fronte dei 56 di cinque anni fa. Con ancor meno evidenza poi i Tg parlano della discesa dei sindaci del centro destra da 98 a 37. Ma la “lettura” che tutti – compreso Tg 3 e TG la 7 – danno con enfasi è il successo del grillino a Parma, seguito dalla straripante vittoria di Orlando a Palermo. Anche quella di Doria a Genova è presentata più come un problema per il Pd (che pure lo ha votato e sostenuto) che come un’affermazione del centro sinistra. Tg 1 e Tg 5 ci rassicurano fin dai titoli, nei quali Alfano appare ringalluzzito ( E che so’ Pasquale?) e preannuncia – è già la seconda volta – la grande novità nell’offerta politica dei moderati.

I Tg, stretti dalle notizie e dai servizi sul terremoto in Emilia e dalle indagini a Brindisi nel giorno dei funerali di Melissa, dedicano – per fortuna – uno spazio limitato alla politica. Anche noi la abbandoniamo per segnalare che, tra i tanti servizi lodevoli presentati, non ci sono piaciuti quelli del Tg 4 e Studio Aperto, che si diffondono con filmati della Melissa bambina nel giorno della prima comunione e nelle recite delle elementari. Non ne sentivamo proprio il bisogno. Volevamo invece parlare della sua scuola e, più in generale, di cosa rappresenta la scuola pubblica in una città del sud carica di problemi. Lo abbiamo fatto ascoltando Salvatore Giuliano, Preside dell’Istituto Majorana e Professore alla Morvillo-Falcone, l’istituto frequentato da Melissa Bassi. Una maniera diversa per continuare a parlare di lei.

Lorenzo Coletta

Il Commento di Salvatore Giuliano, Preside dell’Istituto Tecnico “Majorana” di Brindisi
(Intervista di Alberto Baldazzi)

 

Salvatore Giuliano,  lei è preside del Majorana, la scuola che stamane  ha ospitato studentesse e studenti della Morvillo. Oggi i funerali della ragazza uccisa. Ma cosa rappresenta la scuola nel tessuto della società brindisina?

“È un punto di frontiera, un punto di riferimento per la comunità brindisina. La scuola riesce molte volte a dare delle risposte che diversamente non si riescono a trovare nella società”.

Il ceto dei professori ma  più in generale  tutto ciò che ruota intorno alla scuola a  Brindisi, non  rappresenta una cosa da poco: voi siete riusciti, in una terra che, come tante terre italiane, di problemi ne ha più di uno, a fare qualcosa di buono, a creare un esempio per il Paese. Ce ne può parlare?

“Sì. Tre anni fa abbiamo lanciato un progetto che abbiamo denominato “book in progress”, libri di testo scritti dai docenti; attualmente abbiamo circa 70 istituzioni scolastiche in tutta Italia, con 800 docenti che collaborano, suddivisi in redazioni, per la scrittura di contenuti che formiamo a prezzi veramente modici alle famiglie, sia in formato cartaceo che in formato digitale”.

Come dire: visto che le borse delle famiglie italiane sono abbastanza vuote, e lo erano anche prima della crisi dirompente che stiamo vivendo, la classe degli insegnanti di Brindisi, allargata poi ad altri insegnanti in altre parti d’Italia, si è inventata una maniera di rendere la scuola più accessibile  anche per i figli di chi soldi non ne ha …

“Assolutamente. È un valore aggiunto del nostro progetto, che è si fonda sul obbiettivo di  scrivere contenuti che siano adatti ai ritmi di apprendimento dei nostri ragazzi”.

Senza sfiorare la retorica, una scuola mobilitata quanto conta nella più generale crescita e formazione della personalità degli adolescenti? Ed in particolare , il riferimento che tutti fanno ad una particolare presenza di temi sulla legalità nelle vostre scuole,  è reale?

“Assolutamente sì, e abbiamo un ruolo determinante. Le stesse famiglie che sono strette nel lutto in questi giorni hanno visto in noi un riferimento. Ieri e domenica siamo stati aperti. C’è stata una grandissima affluenza di alunni, di genitori, di cittadini; la scuola è sicuramente un presidio di legalità in tutta Italia. Noi abbiamo esercitato il nostro ruolo, nulla d’eccezionale: abbiamo fatto quello che è demandato alle scuole, ai docenti, a tutti gli operatori scolastici”.

I ragazzi è anche giusto che dimentichino; ci auguriamo tutti che le studentesse della Morvillo che oggi voi avete ospitato al Majorana, dimentichino le immagini e le scene di sangue cui hanno assistito; ma c’è qualcosa in positivo che potranno ricordare? Cosa può rappresentare questa esperienza in una terra che – lo ricordiamo-  di problemi ne ha tanti, anche  connessi a legalità e illegalità ?

“L’aspetto positivo di questa drammatica vicenda è stato il grande abbraccio di solidarietà nazionale. Ieri mattina abbiamo lanciato l’iniziativa delle scuole aperte, e diverse centinaia di scuole in tutto il territorio nazionale hanno accolto il nostro invito; ci sono state migliaia di testimonianze via telefono via fax; in qualunque modo hanno voluto dimostrare la vicinanza alla nostra realtà e a quello che avvenuto a Brindisi, ed il loro abbraccio è l’abbraccio della nazione alla povera Melissa Bassi, che non è più con noi”.

Professore, preside, lei insegna anche alla Morvillo: conosce quei volti, quelle facce, quelle ragazze che erano le compagne di Melissa. Come le ha trovate?

 

“I ragazzi la prima cosa che mi hanno  detto  già a partire dalla mattinata del sabato era che avevano paura di tornare a scuola. Noi gli abbiamo spiegato, con tutti i nostri limiti, che non si deve aver paura di tornare a scuola. Domani mattina io sarò lì fuori, dove c’è stato l’attentato, ad attendere i miei alunni, ed al suono della campanella li accompagnerò in classe. Non si deve avere paura di andare a scuola”.

 

Dati Auditel di domenica 20 maggio 2012

Tg1 – ore 13:30 6.742.000 33.26% ore 20:00 6.430.000 27.11%.
Tg2 – ore 13:00 3.715.000 19.09% ore 20:30 2.673.000 10.20%.
Tg3 – ore 14:30 1.914.000 9.09% ore 19:00 2.908.000 15.54%.
Tg5 – ore 13:00 4.065.000 20.72% ore 20:00 4.251.000 17.84%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.118.000 9.00% ore 18:30 1.500.000 9.26%.
Tg4 – ore 11:30 1.224.000 11.63% ore 19:00 1.471.000.
Tg La7 – ore 13:30 925.000 4.56% ore 20:00 1.739.000 7.29%.

Fonte: www.tvblog.it


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