Alma Shalabayeva, rispedita dall’Italia nel suo paese, dove rischia il carcere, la persecuzione, la vita

È una brutta storia quella di Alma Shalabayeva e di sua figlia. La storia di una donna e una bambina di sei anni estradate a forza dall’Italia, dopo un’irruzione della polizia. È una brutta storia che sa di torbido e su cui il governo dovrà fare chiarezza. Alma Shalabayeva è la moglie di Mukhtar Ablyazov, oppositore del dittatore kazako Nursultan Nazarbayev, fuggito dal suo paese e costretto all’esilio a Londra dal 2009. Ora la moglie e la figlia più piccola sono state consegnate nelle mani dei suoi persecutori

Turchia: “sia immediatamente rilasciato il collega fotoreporter Mattia Cacciatori”

“Il fermo di Mattia Cacciatori avvenuto ieri a Istanbul, mentre era intento a fotografare la polizia che interveniva duramente contro una folla inerme di manifestanti, è l’ennesimo episodio di grave intolleranza verso l’informazione. Auspichiamo che l’intervento del Consolato italiano, che assiste da subito il fotoreporter, con gli interventi degli organismi di tutela per il libero movimento dei giornalisti nel mondo, a cominciare dalla Federazione Internazionale (Ifj), consenta di risolvere entro oggi questo nuovo preoccupante caso e che, quindi, Cacciatori sia rimesso in libertà”.